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MotoGP, Assen un colpo di scena in ottica Mondiale! Il miglior cliffhanger possibile prima della pausa estiva!
Con la gara disputata ad Assen, la MotoGP ha archiviato la metà iniziale della sua stagione 2022. Dopo aver corso 11 GP in diciassette settimane, il Motomondiale si prende cinque weekend di “ferie” prima della ripresa, programmata a inizio agosto in quel di Silverstone, dove comincerà la seconda parte di Campionato. Nell’ottica dell’interesse e della suspense in vista degli ultimi 9 appuntamenti, quanto accaduto in Olanda è stato l’ideale.
Fabio Quartararo avrebbe potuto soffocare qualsiasi fiammella di speranza altrui, invece ha inaspettatamente rinfocolato i falò di Aleix Espargarò e Francesco Bagnaia. Altri pretendenti al titolo, infatti, non ce ne sono. Non può esserlo Johann Zarco, nonostante abbia più punti di Pecco, in quanto prestazioni come quella di ieri testimoniano perché non abbia ancora vinto un GP e, soprattutto, perché non possa essere ritenuto un credibile contendente per l’Iride. Al tempo stesso, la sorprendente candidatura di Enea Bastianini è ormai tramontata in maniera pressoché definitiva.
El Diablo ha sbagliato, incassando il primo “zero” pesante da novembre 2020 e ricordando a tutti di essere umano. “Dare ni mo machigai wa aru, dakara empitsu ni mo, keshigomu ga tsuite iru” dicono in Giappone. Ovvero “tutti commettono errori, ecco perché ogni matita ha la sua gomma”. Al di là della ragione tecnica che ha fatto finire il francese per terra, la sua colpa più grossa è stata quella di tenere un approccio esageratamente aggressivo per un pilota nella sua posizione. Avrebbe potuto (e dovuto) correre da ragioniere, disinteressandosi di Bagnaia per concentrarsi su Espargarò. Invece, vedendo il ducatista andarsene, ha agito d’impulso, pagando a caro prezzo la sua foga. In questo modo ha concesso 13 punti all’irriducibile iberico e ben 25 all’italiano. Poteva permettersi di sbagliare, lo sappiamo, ma ieri si è giocato un cartoncino “esco gratis di prigione”.
Ora il vantaggio su Espargarò è sceso a 21 lunghezze, mentre quelle su Bagnaia sono tornate 66, le stesse di cui godeva dopo il Montmelò. Il ventitreenne transalpino rimane indiscutibilmente il favorito per vincere il Mondiale, ma non ha più alcun cuscinetto sul trentatreenne catalano. Il centauro dell’Aprilia pare la reincarnazione della versione 2020 di Joan Mir. Vince poco, ma non esce mai dai primi cinque. Anzi, da ieri è l’unico uomo a essere sempre entrato in zona punti, muovendo costantemente la propria classifica. La rimonta di Assen, con tanto di sorpasso doppio su Jack Miller e Brad Binder, è la dimostrazione di come lo spagnolo sia conscio di avere per le mani un’occasione probabilmente irripetibile di vincere il Mondiale e voglia giocarsela al massimo delle sue potenzialità.
Riguardo Bagnaia, non c’è molto da dire più di quanto non sia già stato espresso a più riprese. Sul piano prestazionale è l’unico a poter davvero battere Quartararo. Deve, però, evitare di sbagliare. Qualche speranza di laurearsi Campione del Mondo c’è ancora, ma è esigua e passa dall’eventualità che El Diablo commetta almeno un errore pesante in più da qui a fine stagione. Fermo restando che Espargarò non può essere snobbato, anzi. Pecco dalla sua può correre senza pensieri, badando a vincere quante più gare possibile, perché altre strategie ormai non ce ne sono.
Insomma, Assen avrebbe potuto mettere la parola fine sulla corsa al titolo 2022. Invece ha rinvigorito le tenui speranze di chi ambisce a strappare la cintura iridata al detentore del titolo. Cliffhanger migliore prima della pausa estiva non poteva esserci! Ci si rivede a Silverstone, a inizio agosto, per una nuova entusiasmante puntata.
Foto: MotoGPpress.com