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Darren Cahill: “Jannik Sinner è un grande talento, lo aiuterò a evolvere. Diventerà forte anche sull’erba”

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Jannik Sinner si appresta a fare il proprio esordio a Wimbledon, terzo Slam della stagione che va in scena sull’erba londinese. Il tennista italiano debutterà lunedì 27 giugno contro lo svizzero Stanislas Wawrinka, con l’obiettivo di conquistare la prima vittoria su questa superficie a lui particolarmente ostica. L’altoatesino si presenta all’appuntamento da numero 13 del ranking ATP e lo farà con il supporto dell’australiano Darren Cahill, da poche settimane diventato il suo super-coach in supporto al tecnico Simone Vagnozzi, al preparatore Umbero Ferrara e al fisioterapista Jerome Bianchi.

Darren Cahill ha rivolto parole al miele all’azzurro nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “È uno dei talenti più interessanti del tennis e quindi, anche se non da vicino, ho seguito la sua evoluzione. Mi ha confermato l’idea che mi ero fatto: un ragazzo estremamente educato, grande lavoratore e appassionato. Caratteristiche che rendono più semplice il lavoro di un team. In più ha senso dell’umorismo, che non guasta quando si fatica. Le premesse sono ottime, Sinner è un grande talento che ha lavorato con due ottimi allenatori capaci di portarlo a grandi livelli. Io spero di portare un po’ della mia esperienza e aiutarlo, insieme a Simone, a evolvere. Migliorare e crescere per arrivare ai livelli che gli competono“.

Jannik Sinner è notoriamente ambizioso, ma per il momento non ha fissato obiettivi precisi con Cahill: “Non mi ha chiesto una cosa in particolare, abbiamo discusso di come si vede tra due o tre anni e come vorrebbe si sviluppasse il suo gioco. Dobbiamo fare in modo che lui rafforzi al massimo le cose che sa già fare molto bene, poi pian piano migliorerà anche su altre aree del gioco“.

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Il 20enne ha spesso sofferto di problemi fisici, quest’anno si è dovuto ritirare in più occasioni durante i tornei:Il corpo va trattato con la massima attenzione e cura. Ha già iniziato con un lavoro specifico e i primi risultati si stanno vedendo: è un percorso, non bisogna affrettare i tempi“.

L’azzurro soffre l’erba, ma Cahill è ottimista: “Non è la sua superficie preferita, ma avrà modo di cambiare idea. Penso che il suo gioco sia adatto a questa superficie e lo capirà anche lui in futuro”. Poi la conclusione: “Quello ce ho sempre cercato di fare con i miei giocatori è renderli solidi tecnicamente e mentalmente, in grado di padroneggiare il loro tennis e migliorarlo. La classifica poi viene da sé. Di certo Jannik è già molto maturo e sa cosa vuole: questa è una caratteristica dei grandi“.

Foto: Lapresse

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