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Tour de France 2022, Primoz Roglic deve inventarsi qualcosa per battere Pogacar. Le cronometro non bastano

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Mancano ormai solo tre giorni all’inizio del Tour de France 2022. La 109a edizione della Grande Boucle partirà venerdì 1 luglio da Copenhagen e rimarrà in terra danese per i primi tre giorni. Come sempre la corsa francese è l’evento più atteso della stagione delle due ruote, oltre all’appuntamento più importante per quasi tutti i corridori che parteciperanno.

Quest’ultima affermazione è certamente vera per Primoz Roglic. Lo sloveno della Jumbo-Visma punterà al successo nella generale, dopo i due tentativi falliti delle ultime due stagioni. Nel 2020 fu battuto, nell’incredulità generale, dal connazionale Tadej Pogacar nell’ormai celeberrima ultima cronometro. Lo scorso anno fu costretto ad abbandonare la corsa dopo l’ottava tappa, dovendo abbandonare la corsa per la Maglia Gialla.

L’oro olimpico a cronometro di Tokyo parte come numero 2 nella lista dei favoriti anche quest’anno. Pogacar è stato sinora straordinario lungo il corso della stagione e sembra inscalfibile su quasi ogni tipo di terreno. Roglic è abituato ad imporre la sua superiorità nelle prove contro il tempo contro i suoi rivali per la classifica, ma questo non accadrà di certo contro il connazionale, efficace almeno quanto lui nella specialità.

La salita è l’habitat naturale di Pogacar, dove può sferrare i suoi attacchi fulminanti e staccare i suoi avversari. Roglic potrà tenere duro anche sulle pendenze più dure, ma allo stesso tempo è difficile pensare che potrà guadagnare vantaggio sulle montagne.

Quali armi può utilizzare dunque il tre volte vincitore della Vuelta? La prima ha un nome e cognome: Jonas Vingegaard. Il danese lo scorso anno ha sostituito il suo capitano nel migliore dei modi, riuscendo ad ottenere un sorprendente secondo posto finale. Ultimamente è sembrato anche più forte di Roglic in salita, ed avere entrambi in classifica potrà certamente essere un vantaggio per la Jumbo-Visma. Pogacar dovrà infatti stare attento a due potenziali rivali, avendo solo Rafal Majka a disposizione quando il gioco si farà veramente duro.

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Più in generale possiamo considerare la squadra a disposizione come una potenziale arma per Roglic. La Jumbo-Visma schiererà infatti, oltre ai due sopracitati, due scalatori come Steven Kruijswijk e Sepp Kuss e dei corridori abili su praticamente ogni terreno come Tiesj Benoot, Christophe Laporte e ovviamente il fenomeno Wout Van Aert. Il Team UAE Emirates ha selezionato una squadra estremamente solida, ma che sulla carta sembra essere un gradino sotto ai giallo-neri.

Roglic dovrà dunque provare ad iniziare subito in maniera convincente nella primo cronometro, cercando poi di resistere nell’infernale tappa del pavè che arriverà al giorno 5. L’esperienza non gli manca, così come difficilmente mancheranno le gambe. Per coronare il sogno avrà probabilmente bisogno di un inaspettato calo del suo rivale e, perchè no, di un po’ di buona sorte.

Foto: LaPresse

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