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MotoGP, Yamaha attacca per la penalità a Fabio Quartararo: “Decisione incoerente”

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E’ stato un GP d’Olanda da dimenticare per il leader del Mondiale 2022 di MotoGP, Fabio Quartararo. Il pilota francese della Yamaha aveva grandi ambizioni nell’appuntamento di Assen, partendo dalla seconda posizione e immediatamente dietro a Francesco Bagnaia (Ducati).

Al quinto giro però quello che non ti aspetti: errore in frenata di curva-5, caduta e coinvolgimento suo malgrado dello spagnolo Aleix Espargaró. Fabio ha cercato di riprendere con la sua M1 pur danneggiata, dopo essere rientrato ai box, nella speranza dell’arrivo della pioggia.

Poche tornate più tardi il nuovo crash e sempre alla curva-5. Una dinamica che dovrebbe essere stata causata da un guasto al sensore del controllo di trazione. Oltre al danno, anche la beffa. Quartararo in vista del prossimo GP in Gran Bretagna (5-7 agosto) dovrà fare i conti con un vantaggio di 21 punti sul più immediato degli inseguitori (Aleix Espargaró) e con un long lap penalty che sconterà a Silverstone.

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Le reazioni non sono mancate e, dopo le lamentele social del transalpino, è arrivata anche la presa di posizione della Yamaha. Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha Motor Racing e Team Principal di Monster Energy Yamaha MotoGP, ha espresso forte contrarietà per quanto accaduto nei Paesi e attraverso una nota ufficiale si è voluto ribadire che: “Fabio Quartararo, il Team e la Yamaha hanno sempre lottato per l’equità e la sportività in MotoGP. Siamo delusi nel vedere la disparità con cui vengono applicate le penalità dal panel dei Commissari Sportivi FIM MotoGP”.

Il tema quindi è l’incoerenza o la poca uniformità di giudizio dal momento che secondo Jarvis e Yamaha ci sono stati almeno altri tre gravi incidenti di gara in MotoGP (con conseguente ritiro dei piloti dalla gara e/o lesioni) che sono rimasti impuniti. Per questo nel comunicato si è aggiunto anche: “Volevamo impugnare la decisione dei Commissari Sportivi domenica alla pista di Assen, ma questo tipo di penalità non è oggetto di discussione né di ricorso. Abbiamo poi voluto sollevare la questione, in linea di principio, con il CAS (Corte Arbitrale dello Sport), ma ugualmente una questione del genere non è impugnabile. È proprio per questi motivi che le decisioni corrette, equilibrate e coerenti dovrebbero essere prese in primo luogo dagli Steward ed eseguite entro un lasso di tempo corretto e ragionevole“, nel testo riportato da Sky Sport.

Foto: LaPresse

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