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Pentathlon
Pentathlon moderno, svolti i primi test con la nuova disciplina ad ostacoli. Tradizione sacrificata sull’altare dello spettacolo
Il pentathlon moderno entra in una nuova fase, quella che accompagnerà lo sport del soldato alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: dopo i Giochi di Parigi 2024 l’equitazione sparirà dal novero delle cinque discipline e ad Ankara si sono tenuti i primi test della nuova prova ad ostacoli candidata a sostituirla.
Si tratta di una disciplina spettacolare, sulla scia dei percorsi ad ostacoli in stile Ninja Warrior, ma che ben poco ha a che fare con la tradizione dello sport del soldato. Lo scetticismo riguarda anche sulle modalità con la quale questa possa andare ad integrarsi con le altre nel contesto dei 90′ di gara.
Il percorso di questo primo test era formato da nove ostacoli ed è stato realizzato dall’UIPM in collaborazione con World Obstacl (Fédération Internationale de Sports d’Obstacles), venendo testato tra lunedì 27 e martedì 28 da circa 100 atleti di 19 Paesi.
Nelle prove libere di lunedì 27 gli atleti sono stati affiancati dai migliori interpreti al mondo della disciplina ad ostacoli, mentre la gara vera e propria di martedì 28 ha visto Ludovica Montecchia (Aeronautica Militare) classificarsi terza tra le donne e Valerio Grasselli (Esercito) chiudere sesto tra gli uomini.
Questa l’analisi al sito federale di Ludovica Montecchia: “L’evento è stato organizzato molto bene. La disciplina è divertente e spettacolare, ma al momento è difficile immaginarlo come uno sport vero e proprio, sembra più un gioco. Credo, però, che possa coinvolgere molte persone. La prima sensazione è che, per svolgere il percorso al meglio, molto dipenda dalle caratteristiche fisiche. Ci vuole forza, ma se comprendi la tecnica fatichi la metà“.
Di tenore simile il commento di Valerio Grasselli: “È strano immaginarlo come uno sport, al momento sembra un gioco. Gli ostacoli in sospensione sono sicuramente i più difficili e qualche esercizio è da rivedere per i postumi che lascia. Le sensazioni sull’evento organizzato sono positive, era fuori da un contesto di gare, senza tensione, ed è stato tutto molto divertente“.
Conclude il presidente della FIPM, Fabrizio Bittner: “Il primo impatto è stato positivo. Siamo ancora in una fase preliminare ma le sensazioni sono buone. Questa disciplina ad ostacoli ha una sua spettacolarità, si presta sicuramente ad una più facile diffusione e ad un maggior coinvolgimento dei giovani. Sarà necessario, chiaramente, attendere per capire come sarà standardizzato il percorso, come sarà regolamentato e come sarà inserito e si articolerà con le cinque discipline. Abbiamo, comunque, iniziato con il piede giusto con le ottime prestazioni di Ludovica Montecchia e Valerio Grasselli“.
Foto: UIPM World Pentathlon Augustas Didžgalvis