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Tennis, Novak Djokovic: “Se avessi un passaporto americano potrei giocare gli US Open, dove sta la logica?”
Novak Djokovic è il principale favorito per la vittoria a Wimbledon 2022. Il serbo si è qualificato senza troppi problemi per il terzo turno, dove se la vedrà con il connazionale Miomir Kecmanovic. A tenere però banco in questo momento non sono tanto le vittorie sull’erba londinese di Djokovic, ma piuttosto le sue parole riguardanti la sua possibile partecipazione ai prossimi US Open.
L’ex numero uno del mondo non è vaccinato e se non cambiano le regole non può volare in America e giocare il quarto Slam della stagione. Su questo tema in conferenza stampa, Djokovic ha citato anche Tennys Sandgren, anche lui non vaccinato, che si è espresso in favore del nativo di Belgrado: “In questi giorni ho potuto parlare con Tennys Sandgren. Volevo ringraziarlo pubblicamente per il suo sostegno sull’intera questione. Quello che ha detto ha perfettamente senso. Se ai giocatori non vaccinati non è permesso giocare agli US Open, dovrebbe essere così per tutti. Non vedo alcuna logica scientifica nel fatto che Tennys possa giocare perché è cittadino statunitense e io no. Se avessi un passaporto americano o una carta verde, potrei giocare. Forse c’è una logica politica dietro tutto questo, ma preferirei non entrare nel merito, potete capire perchè”.
Prosegue Djokovic, che torna anche brevemente sui problemi avuti in Australia: “Ad oggi, qualsiasi persona non vaccinata non può entrare negli Stati Uniti. Ho sentito dire che alcune persone l’hanno fatta franca e sono state in grado di entrare, persone che non sono famose, ma non prenderei nemmeno in considerazione l’idea di andarci se non fosse consentito. Molti continuano a pensare che io abbia commesso quell’errore in Australia, ma è stato esattamente l’opposto. Ho avuto un’esenzione medica, ma non voglio parlarne di nuovo. Il punto è: se mi dicono che non posso andare, non ci vado”.
Il serbo è molto chiaro sulle sue priorità tennistiche al momento: “A questo punto della mia carriera, i tornei del Grande Slam sono l’assoluta priorità. Ovviamente voglio giocare a New York, ma se non mi viene data l’opportunità di farlo, non è la fine del mondo, guarderò avanti. In questo momento sono totalmente concentrato su Wimbledon”.
FOTO: LaPresse