Formula 1
F1, Mattia Binotto smentito dal cronometro a Silverstone: era possibile il doppio pit-stop in Ferrari
Non ci sono dubbi che, al termine del GP di Gran Bretagna, decimo round del Mondiale 2022 di F1, la strategia della Ferrari faccia discutere. Se è vero che la Rossa ha centrato l’obiettivo della vittoria con Carlos Sainz (primo successo in carriera dopo 150 gare), lo stesso non si può dire sul piano delle decisioni prese nel momento in cui si è presentata la Safety Car.
Al 38° giro, infatti, al comando della gara c’era il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) a precedere di 4″242 Sainz, 6″125 Lewis Hamilton e 28″809 Sergio Perez. A detta del Team Principal Mattia Binotto, non c’erano i tempi per consentire il doppio pit-stop e per questo si è scelto di differenziare andando però a penalizzare profondamente Leclerc, costretto a girare con gomme dure usate rispetto a chi come il team-mate aveva le soft nuove.
“Non avremmo potuto fare un doppio pit stop perché tra le vetture non c’era abbastanza distanza. Se noi avessimo fermato entrambe le monoposto, Carlos avrebbe perso ulteriori posizioni su chi lo stava seguendo. Dovevamo scegliere quindi di fermarne solo uno. Abbiamo scelto di fermare Carlos per due motivi. Il primo è che Charles in quel momento era in testa, quindi manteneva la vetta, poi perché aveva le gomme più fresche dei nostri piloti. E in ripartenza dalla Safety Car Carlos sarebbe stato alle spalle di Charles, per una protezione almeno nelle prime curve. Speravamo in un degrado maggiore delle gomme Soft negli ultimi giri sperando che Charles potesse rifarsi delle posizioni perse ma così non è andata. Ma c’è una ratio, non abbiamo fatto le cose a caso“, le parole di Binotto a Sky Sport.
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Giustificazioni che però non convincono e smentite dai fatti perché in regime di sicurezza tutti i distacchi cronometrici si dilatano ampiamente e non è un caso che nel momento in cui Leclerc si trovava in prossimità dell’entrata ai box il distacco era ancora più rassicurante per consentire a entrambi i ferraristi di effettuare l’operazione.
Fonte: F1.com
Il gap era di 9.328 e appare chiaro che il tutto fosse attuabile. In più, considerando anche il margine rispetto alla concorrenza, Sainz avrebbe potuto sì perdere la posizione da Hamilton, ma comunque sarebbe stato terzo e con la chance di giocarsi il sorpasso, essendo negli scarichi della Mercedes. Da ciò si può capire come il tutto alimenti non pochi punti interrogativi.
Foto: LaPresse