Ciclismo
Tour de France 2022: Simon Clarke vince in fuga sulle pietre! Pogacar guadagna su tutti, Van Aert mantiene la Maglia Gialla
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Nella tappa del pavé al Tour de France è successo di tutto. Si aspettavano gli specialisti ed invece è arrivato il successo a sorpresa di Simon Clarke dopo 150 km di fuga. In ottica vittoria finale altra giornata favorevole per un fenomenale Tadej Pogacar, in grado di approfittare anche delle sfortune dei suoi avversari per guadagnare su tutti.
Dopo un nervosissimo tratto di trasferimento, a lanciare l’attacco al km 0 sono Edvald Boasson Hagen ed il solito Magnus Cort in Maglia a Pois. Si unisce dopo poco anche Taco Van der Hoorn, seguito anche da Neilson Powless, Alexis Gougeard e Simon Clarke.
Nella prima metà della corsa i sei battistrada raggiungono anche 4′ di vantaggio, con il gruppo che non stacca mai veramente il piede dall’acceleratore. Dopo 70 km di calma apparente, il caos comincia con la caduta della Maglia Gialla Wout Van Aert. Il belga, costretto nelle ultime posizioni del gruppo a causa di uno stop all’ammiraglia.
Van Aert è quindi costretto ad inseguire sin dal primissimo tratto di pavé, mentre anche Peter Sagan è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di una caduta. Il secondo grande colpo di scena arriva quando si stacca Mathieu Van der Poel, apparso molto spento in questo inizio di Tour.
Un problema meccanico costringe Ben O’Connor ad inseguire, seguito poco dopo nello stesso destino da Jonas Vingegaard. La foratura del danese costringe la Jumbo-Visma a rivedere le proprie strategie, con Van Aert che si ferma ad aspettare il teorico numero 2 della squadra.
La giornata da incubo dei giallo-neri si completa con la sfortunata caduta di Primoz Roglic che si trova dietro persino ai suoi compagni all’inseguimento. Nel frattempo chi rimane davanti Tadej Pogacar che non molla mai le primissime posizioni del gruppo, non mancando di alzare l’andatura sul pavé.
Sul settore numero 4 è Jasper Stuyven che tenta l’attacco dal gruppo dei migliori e l’unico che riesce a seguirlo è proprio lui, il due volte vincitore del Tour, Tadej Pogacar. I due riescono a fare il vuoto alle proprie spalle con una progressione eccezionale in cui lo sloveno si dimostra, ancora una volta, un fenomeno su ogni tipo di terreno.
Nonostante l’accelerazione di Stuyven e Pogacar, il gruppo di testa, che nel frattempo ha perso Gougeard e Cort, riesce a mantenere un buon vantaggio e riesce ad uscire dall’ultimo settore ancora davanti. Neilson Powless, in odore anche di Maglia Gialla, prova a tentare la stoccata da finisseur, ma Boasson Hagen chiude su di lui. Alla fine sono Van der Hoorn e Clarke a giocarsi la volata, con quest’ultimo che la spunta al photofinish.
Pogacar e Stuyven arrivano al traguardo con 51” di ritardo, solo 13” davanti ad un gruppo che, tirato da un mostruoso Wout Van Aert riesce a limitare i danni. Il belga riesce dunque a mantenere la maglia e ad aiutare al meglio Jonas Vingegaard. Nel gruppo con loro anche tanti uomini di classifica come Aleksandr Vlasov, Nairo Quintana, Geraint Thomas, Enric Mas ed il nostro Damiano Caruso.
Giornata da dimenticare invece per Roglic che, a causa della caduta, finisce per perdere 2’08” dal grande rivale Pogacar e 1’55” da tutti gli altri. Con questo ritardo accumulato, le sue speranze di una vittoria finale si riducono al minimo già dopo sole cinque tappe. Il migliore italiano al traguardo è ancora Luca Mozzato, decimo, piazzato davanti ad Alberto Dainese.
Foto: LaPresse