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F1, Carlos Sainz verso la penalitá nel GP di Francia: già tre power unit usate, partirà ultimo?

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Il Gran Premio d’Austria ha rappresentato con ogni probabilità la pietra tombale sulle ambizioni iridate nel 2022 di Carlos Sainz, costretto al ritiro quando mancavano 15 giri alla bandiera a scacchi della gara di Spielberg per un problema di affidabilità alla power unit della sua Ferrari.

Lo spagnolo della Rossa è stato tradito dalla sua F1-75 mentre era ormai pronto ad effettuare il sorpasso sulla Red Bull di Max Verstappen per la seconda posizione, grazie ad un ritmo nettamente più veloce dell’olandese in quella fase della corsa (Sainz montava gomme hard molto più fresche rispetto al campione del mondo in carica).

È uno zero pesantissimo per il 27enne di Madrid, distante adesso 75 punti dal leader iridato Verstappen e soprattutto 37 dal compagno di squadra ferrarista Charles Leclerc. La scuderia di Maranello a questo punto dovrebbe effettuare una scelta definitiva per quanto riguarda il campionato piloti, relegando Sainz al ruolo di seconda guida per il resto della stagione.

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Come se non bastasse, l’ex pilota McLaren e Renault deve fare i conti con una situazione molto complessa per quanto riguarda la rotazione dei motori. La power unit andata in fumo ieri in Austria era infatti già la terza stagionale (sulle tre previste da regolamento per tutto il campionato), di conseguenza è molto concreta l’ipotesi di andare in penalità tra due settimane nel GP di Francia.

Ferrari avrà comunque due opzioni da percorrere con la macchina dell’iberico: montare una nuova unità e partire in fondo alla griglia di partenza al Paul Ricard, oppure riutilizzare un motore vecchio di inizio stagione e rimandare di almeno un weekend l’incombenza della penalità. Dopo l’appuntamento transalpino però il circus si trasferirà all’Hungaroring di Budapest, una pista che non agevola di certo i sorpassi e le rimonte.

Foto: @RACINGPICTURE

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