Seguici su

Artistica

Parkour, Andrea Consolini risplende d’argento ai World Games! La famiglia della ginnastica fa festa: diventerà sport olimpico?

Pubblicato

il

Andrea Consolini ha conquistato una splendida medaglia d’argento ai World Games 2022, competizione internazionale riservata agli sport non presenti alle Olimpiadi. L’azzurro si è esaltato a Birmingham (Alabama, USA), regalando grandissime emozioni nel parkour, disciplina in grandissima espansione e sempre più praticata in ogni angolo del pianeta. Il nostro portacolori si è imposto nello speed, la specialità “veloce” in cui una decina di giorni fa aveva difeso il titolo italiano a Rimini, in occasione della Ginnastica in Festa.

Il traceur bresciano, tesserato per la Brixia Brescia (la società civile per cui militano Vanessa Ferrari e le Fate di ginnastica artistica) e allenato da Andrea Pasinetti e Francesco Venturelli, ha completato il percorso con il tempo di 20.98, inchinandosi soltanto al cospetto del quotato ucraino Bohdan Kolmakov (20.75). Andrea Consolini era entrato nella storia di questa specialità alle nostre latitudini quando a settembre salì sul terzo gradino del podio della tappa di Coppa del Mondo andata in scena a Sòfia (Bulgaria), dove si impose proprio Kolmakov. A completare il podio è stato il britannico David Nelmes (21.95), capace di regolare il ceco Martin Chromecek (22.03).

Ricordiamo che questo sport, nella maniera codificata dalla FGI, consiste nel superare una serie di ostacoli (muri, blocchi, sbarre) lungo un tracciato disegnato su imitazione dei possibili ostacoli che si possono trovare nelle aree urbane e che vanno affrontati con diverse tipologie di salti. L’azzurro pratica il parkour dal 2014, dopo aver seguito le orme di un’amica, e da ormai tre anni è un agonista di prima fascia. Il prossimo obiettivo è rappresentato dalla prima edizione dei Mondiali, già rinviata per ben tre volte a causa della pandemia e che dovrebbe disputarsi a Hiroshima (Giappone) nei prossimi mesi (si attendono ancora le date ufficiali dopo il terzo rinvio).

E se il parkour, nelle forme di freestyle e speed, dovesse un giorno diventare uno sport olimpico? Dopo il tentativo fallito da parte della ginnastica aerobica, che non è riuscita ad affiancare artistica, ritmica e trampolino elastico nel programma a cinque cerchi, forse questo sport così giovane e di grande impatto potrebbe convincere il CIO a fare spazio a un nuovo componente della grande famiglia della Polvere di Magnesio. Il parkour è finito sotto l’ala protettiva della Federazione Ginnastica Internazionale ormai da quattro anni e vuole sognare in grande.

Foto: Federginnastica

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità