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Scherma
Scherma, Mondiali 2022: i favoriti gara per gara. Tanti azzurri pronti a recitare un ruolo importante
Le pedane a Il Cairo sono ormai pronte e manca davvero pochissimo per l’inizio dei Mondiali di scherma, che prenderanno il via nella giornata di domani con le prime fasi di qualificazione. Una rassegna iridata di altissimo livello, con l’Italia che si presenta come una delle nazioni di punta e con l’obiettivo di vincere il medagliere, come già fatto a giugno agli Europei. Andiamo a vedere nel dettaglio, arma per arma, le speranze degli azzurri e quali sono i loro avversari nella corsa alla medaglia d’oro.
FIORETTO UOMINI – E’ senza alcun dubbio l’arma sulla quale l’Italia ha messo il circoletto rosso. Gli azzurri si presenta a Il Cairo con l’obiettivo di far risuonare l’inno di Mameli per due volte. Inutile negarlo che le ambizioni sono altissime e c’è davvero la possibilità di conquistare sia l’oro individuale sia a squadre. Daniele Garozzo vuole fare il bis dopo gli Europei, Tommaso Marini è pronto alla definitiva consacrazione, Alessio Foconi sa come si vince un Mondiale e poi Giorgio Avola (verrà sostituito da Guillaume Bianchi nella prova a squadre) ha l’esperienza per centrare il grande colpo. Rivali veri non molti e quasi tutti dall’Asia, partendo dal campione olimpico in carica Cheung Ka Long o il giapponese Takahini Shinike. A livello di squadre Francia, Stati Uniti e Giappone possono essere ostacoli verso un titolo mondiale che non deve sfuggire agli azzurri.
FIORETTO DONNE – Non c’è la sensazione di supremazia che si vede al maschile, ma anche in campo femminile l’attesa è spasmodica per le azzurre. L’assenza della Russia apre ovviamente a scenari che si possono tingere d’oro soprattutto con Alice Volpi ed una ritrovata Arianna Errigo (argento ad Antalya), senza dimenticare l’esuberanza di Martina Favaretto e Francesca Palumbo. Nella prima parte di Coppa del Mondo Volpi ha semplicemente dominato e la speranza è che la toscana possa ritrovare quello smalto. Gli Europei hanno mostrato che Leonie Ebert ha ormai raggiunto la maturità per salire sul gradino più alto del podio. Gli Stati Uniti puntano sulla campionessa olimpica Lee Kiefer, mentre il Canada (attenzione nella prova a squadre) ha due punte come Eleanor Harvey e Jessica Guo che possono ambire al gradino più alto del podio. Il tutto senza dimenticare la francese Ysoara Thibus e le sue compagne, anche loro rivali del nostro Dream Team.
SCIABOLA UOMINI – Il ritorno di Gigi Samele è la notizia più importante per un’Italia che si affida al vice campione olimpico e ad un Luca Curatoli a cui manca davvero solo l’ultimo gradino dopo i tanti podi passati tra Europei e Mondiali. La concorrenza però è davvero elevatissima, partendo dai fenomeni coreani Oh Sanguk e Kim Junghwan, con la Corea del Sud (Gu Bongil altro uomo da podio) che sarà la nazione da battere nella prova a squadre. La leggenda Aron Szilagyi va a caccia dell’unico titolo che manca nella sua bacheca e poi proverà a trascinare anche la sua Ungheria. Sandro Bazadze ha appena vinto il titolo europeo e vuole una storica doppietta, ma occhio anche al francese Bolade Apithy e agli americani Homer e Dershwitz.
SCIABOLA DONNE – Italia più nella squadra che individualmente, anche se soprattutto Rossella Gregorio è una bella carta da giocare. Il cammino delle azzurre, però, comincerà contro la pericolosa Ucraina di Olga Kharlan, che sarà una delle più attese nella gara individuale. E’ sempre lei la donna da battere anche se ovviamente i pensieri al momento non possono essere tutti sulla pedana. La Francia è la nazione da battere nonostante l’assenza di Manon Brunet, ma le transalpine sono un gruppo di altissimo livello con Sara Balzer come punta di diamante. In Coppa del Mondo si è messa in luce Kim Jiyeon Kim, che ha già un bronzo olimpico al collo e che guiderà la sua Corea del Sud. Attenzione poi alle mine vaganti che arrivano dal Giappone o come agli Europei dall’Azerbaigian, fresco di titolo con Anna Bashta.
SPADA UOMINI – Verrebbe da dire Francia contro tutti. La squadra da battere e che può puntare alla doppietta con l’individuale grazie a Romain Cannone, Alexandre Bardenet e soprattutto il campione europeo Yannick Borel. Tante mine vaganti e forse poche vere certezze in un’arma dove può davvero succedere di tutto. Dagli ungheresi Koch e Siklosi, passando per l’ucraino Igor Reizlin, fino al giapponese il giapponese Koki Kano. In mezzo al gruppone ci sono anche gli azzurri, che possono vivere senza pressione l’individuale, ma che con la squadra sono stati capaci di arrivare ad un fantastico oro europeo. Confermarsi è sempre la cosa più difficile, ma questo quartetto sa come stupire.
SPADA FEMMINILE – Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Mara Navarria e Federica Isola. Quattro ragazze che possono davvero fare di tutto. Nulla è precluso alle azzurre sia nell’individuale sia nella prova a squadre. La Corea del Sud fa tanta paura questo senza alcun dubbio, con Choi Injeong e Song Sera che si presentano per mettersi al collo due ori mondiali. Ci sono le francesi, le cinesi, mentre mancherà l’estone Katrina Lehis e sarà una perdita molto importante per un’Estonia che è tra le candidate ad una medaglia. Dopo i due fioretti, la spada femminile può davvero essere l’arma che può regalare all’Italia enormi soddisfazioni e permetterle di fare il passo decisivo verso la vittoria del medagliere dei Mondiali.
FOTO: Bizzi/Federscherma