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Atletica, il miglior Filippo Tortu sui 200 metri: finale possibile ai Mondiali. E gli avversari…
Filippo Tortu sembra avere trovato la sua dimensione sui 200 metri. Il Campione Olimpico della 4×100 aveva firmato il proprio personale lo scorso anno, correndo in 20.11 ai 1900 metri di altitudine di Nairobi. Un paio di settimane fa si era spinto fino a 20.15 sulla pista ultra-veloce di La Chaux-de-Fonds, ma è nelle batterie dei Mondiali 2022 che abbiamo ammirato la migliore versione del velocista lombardo sul mezzo giro di pista. L’ex primatista nazionale dei 100 metri (primo italiano a scendere sotto il muro dei 10 secondi con il 9.99 di Madrid nel 2018) ha sposato la causa di questa specialità e passo dopo passo ha dimostrato di potersi distinguere in maniera rimarchevole.
Filippo Tortu ha infatti vinto la propria batteria con il convincente tempo di 20.18 (1,0 m/s di vento a favore), lanciandosi con grande entusiasmo verso la semifinale di questa notte. Il 24enne ha tutte le carte in regola per inseguire la qualificazione all’atto conclusivo: è vero che è finito nella serie con il predestinato Erriyon Knighton (19.49 poche settimane fa), ma gli altri rivali sembrano non essere così insuperabili da parte del nostro portacolori (i più temibili sono il giamaicano Rasheed Dwyer, il cinese Zhenye Xie, il giapponese Koki Ueyama e il canadese Aaron Brown). Servirà essere tra i migliori due (in sostanza arrivare secondo alle spalle di Knighton) oppure avere uno dei due tempi di ripescaggio.
Il secondo italiano più veloce di sempre sulla distanza insegue la seconda finale iridata della carriera, dopo che nel 2019 riuscì nell’impresa sui 100 metri. Filippo Tortu è entrato in una nuova dimensione dopo l’apoteosi di Tokyo, l’annata agonistica non era incominciata nel migliore dei modi con la positività al Covid-19 e poi le prestazioni non così brillanti delle prime uscite, ma poi è arrivata la svolta in Svizzera e la forma migliore è arrivata proprio nel momento più importante della stagione.
Il Campione Olimpico della staffetta, autore della memorabile frazione conclusiva a Tokyo, è piaciuto in uscita dai blocchi di partenza e nell’impostazione della curva, ma è poi sul lanciato che ha convinto maggiormente. In semifinale bisognerà migliorarsi, forse servirà il suo personale e magari avvicinare anche i 20 secondi per raggiungere uno degli obiettivi più importanti della stagione. Con un occhio agli Europei, perché a questo punto nessun traguardo sembra essere precluso.
Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL