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Scherma, Arianna Errigo argento: l’Italia ha perso 7 finali individuali tra Olimpiadi, Europei e Mondiali

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Arianna Errigo torna sul podio ai Mondiali di scherma nel fioretto dopo otto anni. Ad Il Cairo (Egitto) l’azzurra si è arresa in finale per 15-10 alla francese Ysaora Thibus, mettendo comunque in bacheca il secondo argento dopo quello di Parigi 2010. Sono ben 9 le medaglie iridate conquistate in carriera dalla 34enne, che si laureò campionessa del mondo nel 2013 e nel 2014. La sensazione è che, abbandonate le velleità di primeggiare nella sciabola (esperimento che non ha portato frutti) e sotto la guida del demiurgo Stefano Cerioni, la brianzola stia vivendo una seconda giovinezza. D’altronde già qualche settimana fa aveva agguantato un argento agli Europei: ora serve l’ultimo passo per tornare letale anche nell’atto conclusivo. E’ impressionante notare come Arianna Errigo salga sul podio ai Mondiali da ben sette edizioni consecutive!

La portacolori del Bel Paese era approdata in semifinale quasi in scioltezza. 15-8 alla brasiliana Rafaella Gomes, 15-3 alla spagnola Maria Marino, 15-8 alla cinese Yue Shi, poi il netto 15-3 nel derby ai quarti di finale contro la connazionale Francesca Palumbo. Nel penultimo atto l’italiana la spuntava all’ultima stoccata contro l’americana campionessa olimpica Lee Kiefer: un 15-14 denso di emozioni, in cui si era ritrovata in vantaggio 10-3, ma anche sotto 13-14.

La finalissima si è invece rivelata sostanzialmente a senso unico. Errigo si è portata in vantaggio solo sull’1-0, poi ha subito il dinamismo di Ysaora Thibus, capace a più riprese di prendere il tempo all’azzurra. La transalpina firmava un primo parziale di 4-7, rivelatosi poi decisivo. L’italiana provava a rimanere in corsa, portandosi anche a due stoccate di ritardo (8-10),  ma qui la classe 1991 piazzava l’allungo letale fino al definitivo 10-15.

La Francia festeggia dunque il secondo oro della sua storia nel fioretto femminile individuale: il primo risaliva addirittura al 1971 con Marie-Chantal Demaille. Va detto che Thibus ormai da diversi anni stava girando attorno ad un risultato di prestigio ed era ipotizzabile che prima o poi sarebbe arrivato. Ai Mondiali era già salita per due volte sul podio: bronzo nel 2017 ed argento nel 2018, quando in finale si arrese ad Alice Volpi, oggi mestamente eliminata ai sedicesimi dall’americana Maia Mei Weintraub per 15-13. L’Italia resta comunque la nazione con più ori iridati in bacheca in questa specialità, ben sedici.

Il podio, oltre che dalla già citata Kiefer, è stato completato dalla sorprendente rumena Maria Boldor, n.136 del mondo che oggi ha vissuto la giornata della vita. Oltre alle già citate Errigo, Volpi e Palumbo, in tabellone era presente anche un’altra italiana, Martina Favaretto: la promettente classe 2001 si è inchinata ai sedicesimi alla spagnola Maria Teresa Diaz.

C’è un dato che deve far riflettere, e non poco. Nelle ultime sette finali individuali disputate tra Olimpiadi (2), Europei (4) e Mondiali (1), l’Italia ha collezionato solo sconfitte. L’unica vittoria è maturata di recente nella rassegna continentale di Antalya nel fioretto maschile, nella cui finalissima tuttavia i due contendenti erano azzurri (Daniele Garozzo e Tommaso Marini). E’ innegabile una sempre più preoccupante idiosincrasia all’oro.

Foto: Team Bizzi / Federscherma

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