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Atletica, Elena Vallortigara VOLO DI BRONZO! Eccezionale balzo a 2 metri, Italia sul podio nel salto in alto!
Arriva la prima medaglia per l’Italia ai Mondiali 2022 di atletica leggera. A mettere la firma è stata una scatenata Elena Vallortigara, capace di conquistare la medaglia di bronzo nel salto in alto al termine di una gara di livello semplicemente stellare e in cui l’azzurra è tornata a risplendere in maniera meravigliosa. La veneta ha superato i 2 metri al primo tentativo, tornando a scavalcare la grande barriera a distanza di quattro anni dall’ultima volta: nella tappa della Diamond League andata in scena a Londra nel 2018 firmò il suo personale di 2.02, poi nel mezzo tantissime difficoltà e oggi l’apoteosi totale sulla pedana di Eugene (Oregon, USA).
La 30enne è stata magistrale, rendendosi protagonista di un palpitante percorso netto fino alla misura che rappresenta la barriera delle fuoriclasse in questa specialità: 1.84, 1.89, 1.93, 1.96, 1.98, 2.00 con assoluta disinvoltura, sempre al primo colpo, sempre con un gesto tecnico dirompente, sempre con una rincorsa meticolosa e uno scalcamento fluido. A quel punto la nostra portacolori si è anche trovata in testa alla gara e ha sognato quella che sarebbe stata una clamorosa medaglia d’oro, poi i colpi di coda di Patterson e Mahuchikh hanno ridisegnato la classifica.
Elena Vallortigara si è regalata una magia da sogno: cinque anni fa era a un passo dal chiudere la propria attività agonistica a causa dai tanti problemi fisici, oggi ha scritto una pagina di storia per l’atletica italiana visto che in precedenza soltanto la leggendaria Antonietta Di Martino era riuscita a salire sul podio iridato nel salto in alto (argento nel 2007 con il record nazionale di 2.03, bronzo nel 2009 e nel 2011), mentre il mito Sara Simeoni fu oro alle Olimpiadi di Mosca 1980. Il tricolore torna a sventolare ai Mondiali dopo il bronzo di Eleonora Giorgi nella 50 km di marcia a Doha nel 2019.
La carabiniera, seconda italiana di sempre e una delle quattro italiane ad avere volato oltre i due metri (oltre a quelle già menzionate figura anche Alessia Trost), replica curiosamente i bronzi vinti ai Mondiali giovanili ormai una vita fa (under 18 nel 2007 e under 20 nel 2010). A livello assoluto il suo miglior risultato in carriera è stato il sesto posto ai Mondiali Indoor ottenuto quattro mesi fa, ai Mondiali outdoor di Doha 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2020 era stata eliminata in qualifica.
Abbiamo detto che Elena era in testa dopo il 2.00 superato alla prima prova, poiché l’australiana Eleanor Patterson e l’ucraina Yaroslava Mahuchikh ci erano riuscite soltanto alla seconda prova. La nativa di Schio, trapiantata in Toscana da sei anni, ha poi commesso tre nulli a 2.02 (il secondo di pochissimo) e invece le sue rivali si sono esaltate: Patterson fa centro al primo assalto, Mahuchikh alla seconda e così l’azzurra scivola in terza posizione davanti all’ucraina Iryna Geraschchenko (2.00 alla seconda), all’australiana Nicola Olyslagers (1.96) e all’uzbeka Safina Sadullayeva (1.96).
Eleanor Patterson ha sovvertito il pronostico della vigilia superando 2.02 alla prima e battendo la favorita Yaroslava Mahuchikh (2.02 alla seconda). Primo titolo iridato per l’oceanica, mentre l’ucraina replica l’argento di tre anni fa a cui era seguito il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL