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Scherma, Italia argento ai Mondiali nella spada! Gli azzurri lottano a viso aperto con la Francia

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Un’Italia coraggiosa lotta ad armi pari contro la corazzata della Francia e conquista un lusinghiero argento nella spada a squadre ai Mondiali di scherma in corso di svolgimento ad Il Cairo (Egitto). Federico Vismara, Andrea Santarelli, Davide Di Veroli e Gabriele Cimini si sono arresi nell’atto conclusivo per 45-42, riportando il Bel Paese sul podio in questa competizione a distanza di ben 15 anni. I transalpini si sono presi la rivincita della recente semifinale europea, quando gli azzurri prevalsero al minuto supplementare grazie ad una stoccata di Di Veroli, prima di laurearsi campioni continentali nella finalissima contro Israele. La Francia, in questo momento, è di gran lunga la miglior squadra al mondo di spada: non è un caso che schieri il campione olimpico e mondiale (Romain Cannone) nonché il campione d’Europa (Yannick Borel). Ma, come vedremo, è stata una riserva a fare la differenza…

La sfida che assegnava l’oro si apriva all’insegna dell’equilibrio: Vismara cedeva una sola stoccata a Borel (4-5), poi Di Veroli manteneva intatto il distacco dopo il confronto con Cannone (10-10). Un magistrale Santarelli firmava il sorpasso grazie ad un convincente 5-2 nei confronti di Alex Fava, che portava la selezione tricolore in vantaggio 14-12 al termine della prima rotazione.

Il vantaggio minimo veniva poi confermato da Vismara, bravo ad impattare contro Cannone (5-5), poi la Francia riusciva a raggiungere gli italiani sul 23-23 grazie al parziale da 4-6 di Borel nei confronti di Santarelli.

Da quel momento in poi si procedeva sul filo di un equilibrio esasperato, con la parità che non si schiodava nei due successivi assalti: Di Veroli-Bardenet (con quest’ultimo subentrato a Fava, mossa che si rivelerà decisiva) 26-26, Santarelli-Cannone 30-30. L’Italia sembrava in rampa di lancio per il colpaccio, potendo contare sull’estro di Di Veroli in ultima frazione. Invece Vismara subiva un parziale mortifero di 2-5 nei confronti di Bardenet, che consentiva ai transalpini di volare sul 32-35: tre stoccate di vantaggio sono tantissime nella spada.

Restavano dunque tre minuti a Di Veroli per tentare il miracolo. Troppo esperto però il fuoriclasse Borel per farsi sorprendere dal quasi 21enne romano. Dopo una lunga serie di ‘colpi doppi’, l’assalto si concludeva con il trionfo della Francia per 42-45. Mai come in questa circostanza, tuttavia, gli azzurri hanno dimostrato di valere il livello dei quotati avversari. E chissà che la rivincita non possa materializzarsi ai Mondiali di Milano 2023 o, perché no, ai Giochi di Parigi 2024. Di sicuro l’Italia ha un conto aperto con i cugini d’Oltralpe, avendo perso tre finali su tre in questa rassegna iridata, considerando anche le prove individuali di fioretto con Arianna Errigo e Tommaso Marini. Da sottolineare, infine, come l’oro nella prova a squadre di spada resti tabù per il Bel Paese: l’ultima affermazione risale al lontano 1993.

Foto: Bizzi Team / Federscherma

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