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L’EROE DEI DUE MONDI! Massimo Stano colossale oro iridato nella 35 km di marcia, Italia in trionfo dopo 19 anni!

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Massimo Stano si conferma il vero punto di riferimento globale della marcia e, un anno dopo la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021 nella 20 km, trionfa anche nella neonata 35 km ai Campionati Mondiali 2022 di Eugene (Oregon, USA). Una dimostrazione di superiorità strepitosa da parte del trentenne pugliese, dominatore assoluto della competizione odierna su una distanza che potrebbe entrare nel programma olimpico già a Parigi 2024.

Per l’Italia arriva così il primo oro della spedizione (dopo il bronzo di Elena Vallortigara nell’alto) ed il primo titolo iridato dopo 19 anni di digiuno (l’ultimo risaliva a Giuseppe Gibilisco nel salto con l’asta a Parigi 2003). Stano si è imposto con un fantastico crono di 2 ore, 23 minuti e 14 secondi, precedendo di un’incollatura il giapponese Masatora Kawano e di 30″ lo svedese Perseus Karlstrom.

La prima metà di gara è caratterizzata dalla fuga solitaria del nipponico Daisuke Matsunaga, che raggiunge un massimo vantaggio di oltre un minuto al km 14 prima di farsi riassorbire dal gruppo inseguitore (grazie al ritmo imposto da Stano e Karlstrom) dopo il 20° chilometro.

Medagliere Mondiali atletica 2022: Italia 19ma con un oro ed un bronzo

A quel punto si materializza una ulteriore selezione, che riduce a cinque unità (Pintado, He, Kawano, Karlstrom e Stano) la composizione del gruppo di testa in vista degli ultimi 5000 metri. Il cinese He Xianghong è il primo a staccarsi in maniera definitiva, abbandonando la lotta per le medaglie. Stano marcia a passo spedito e a pagarne le conseguenze è l’ecuadoriano Brian Daniel Pintado, che perde il treno per il podio.

Poco prima dell’inizio del km 34 si stacca leggermente anche Karlstrom, con il solo Kawano capace di restare in scia ad uno scatenato Massimo Stano. Il Campione Olimpico in carica della 20 km però ne ha di più e allunga leggermente a 1000 metri dal traguardo, anche se il giapponese Kawano non vuole cedere e stringe i denti fino allo sprint conclusivo, in cui l’azzurro riesce comunque a gestire un piccolo vantaggio tagliando la linea d’arrivo da trionfatore con il tricolore in mano.

Foto: Colombo / Fidal

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