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MotoGP, dove eravamo rimasti? La “lepre” Quartararo contro la “formica” Espargarò e la “cicala” Bagnaia

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La MotoGP ripone ombrelloni, sedie sdraio e teli mare per prepararsi a tornare in pista. Difatti il Motomondiale si appresta a rientrare in azione dopo ben cinque weekend di pausa. Al fine settimana di Assen è seguita una lunga sosta ormai prossima a concludersi. I motori si riaccenderanno a Silverstone, dove dal 5 al 7 agosto andrà in scena il Gran Premio di Gran Bretagna. Sono passati più di 40 giorni dal momento dello stop, dunque è bene riallacciare il filo di un discorso interrotto. Dove eravamo rimasti?

A metà giugno il GP di Germania sembrava aver indirizzato definitivamente il Mondiale verso Fabio Quartararo, ma in Olanda il francese è incappato nel primo vero grande passaggio a vuoto dell’ultimo anno e mezzo. El Diablo ha perso la propria lucidità, forzando i tempi nel tentativo di sorpassare Aleix Espargarò. La conseguenza è stata quella di imbastire una manovra impossibile che non solo lo ha fatto finire a terra, ma gli è anche costata una sanzione da scontare a Silverstone, dove il ventitreenne transalpino dovrà ottemperare a una long lap penalty.  Dunque il Campione del Mondo in carica è già consapevole di avere fronte a sé una corsa difficile in terra inglese.

La domanda è se Quartararo risentirà di quanto accaduto ad Assen. Gli svarioni possono capitare a chiunque in qualunque momento. Cionondimeno, bisogna avere la forza di avvolgerli in un ideale sacchetto dell’umido e gettarli via rapidamente, in maniera tale che non generino muffe potenzialmente nocive per la propria fiducia. El Diablo avrà dimenticato quanto accaduto in Olanda? Se sì, rimane il favorito per la conquista del Mondiale 2022. Altrimenti la corsa iridata potrebbe inaspettatamente riaprirsi. Per lui c’è un fattore amico, ovvero il fatto di essersi sempre trovato molto bene a Silverstone, contesto dove peraltro nel 2021 ha dominato in lungo e in largo.

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Sono due i centauri concretamente in grado di mettere i bastoni tra le ruote della “lepre” francese. Parliamo, ovviamente, della “formichina” Aleix Espargarò e della “cicala” Francesco Bagnaia. Lo spagnolo sta disputando la stagione della vita in sella all’Aprilia ed è distante 21 punti dal battistrada della classifica generale. Gli manca qualcosa in termini di velocità pura, ma la costanza di rendimento è sensazionale, come testimoniato dal fatto di aver chiuso nove gare su undici tra i primi cinque. L’italiano invece è l’esatto opposto, essendo forse l’unico superiore a Quartararo in termini prestazionali. Al tempo stesso, però, il suo 2022 è stato caratterizzato dall’incostanza e dagli errori. Tre vittorie, compresa quella di Assen, ma anche tre cadute. Ecco spiegate le 66 lunghezze di ritardo dal transalpino. Forse non ancora troppe per poter ambire al Mondiale, a patto però di non sbagliare più nulla, nella speranza che El Diablo invece conceda qualcosa.

A parte la lotta iridata, i temi forti delle prossime settimane sono due. In primis lo “spareggio” tra Jorge Martin ed Enea Bastianini per guadagnarsi il ruolo di compagno di squadra di Bagnaia nel 2023. Non è un mistero che Pecco preferirebbe condividere il box con l’iberico, evitandosi uno scomodo dualismo con un coetaneo italiano. Ducati deve ancora comunicare ufficialmente una decisione inizialmente attesa per fine maggio. Verosimilmente il dado verrà tratto dopo il GP d’Austria, programmato per il 21 agosto. Infine sarà interessante verificare le prestazioni di Maverick Viñales, la cui crescita di rendimento a ridosso della pausa estiva è stata palpabile, tanto da essere culminata con il podio di Assen. Occhio, perché se Top Gun dovesse trovare piena sintonia con la RS-GP, Aprilia avrebbe una seconda freccia nella propria faretra per provare a centrare i bersagli più grossi.

Foto: LiveMedia/Valerio Origo

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