Formula 1
F1, le visioni opposte di Charles Leclerc e Mattia Binotto in Ungheria: il caos a Maranello
Non un bello spettacolo in Ungheria. La Ferrari ha deluso su tutta la linea e il risultato è stato pessimo rispetto alla doppietta annunciata in maniera fin troppo baldanzosa. Sì, perché il quarto e sesto posto dello spagnolo Carlos Sainz e del monegasco Charles Leclerc non era quello che si voleva dalla trasferta magiara.
Doveva essere un tracciato super favorevole alla Rossa e invece si è assistito all’ennesimo trionfo di Max Verstappen. Conclusione: l’olandese è sempre più in fuga al pari della Red Bull nel campionato, con un margine di 80 lunghezze su Leclerc.
I motivi della debacle sono due su tutti:
- Scarsa adattamento al cambio delle temperatura in fatto di bilanciamento
- La strategia di gara.
Partendo dal presupposto che la F1-75 sia macchina assai competitiva, su ogni tracciato, a mancare è stata la reattività nel comprendere l’evoluzione delle condizioni. Il risultato è stato quello di una macchina meno veloce del previsto nelle qualifiche e con un degrado eccessivo sulla monoposto di Sainz.
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L’altro aspetto è legato alla gestione delle soste di Leclerc. A prescindere dai secondi persi nel pit-stop “letargici”, l’adozione della gomma hard in un contesto con temperature molto basse si è rivelato decisamente errato. Il metro di paragone dato dall’Alpine era molto evidente e probabilmente i tecnici del Cavallino Rampante erano molto preoccupati dall’usura delle mescole che si stava evidenziando soprattutto con il citato Sainz.
Tuttavia, se si vanno a guardare i cronologici, il bilanciamento della vettura del monegasco era ottimo e con le gomme medie i tempi considerevoli. Non è un caso che con quelle gomme Charles sia riuscito a completare il sorpasso ai danni di George Russell, prima di veder affossata la sua gara.
Ed ecco che da qui è nato il contrasto dialettico tra Leclerc e Mattia Binotto: da un lato una lettura in cui era la strategia a essere messa in discussione; dall’altro la prestazione della macchina. Uno spaccato di un contesto caotico a Maranello, probabilmente causa di quanto sta accadendo anche in pista.
Foto: LaPresse