Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Olimpiadi 2022: Italia Open pari con la Moldavia, femminile ko con la Spagna. Fenomeno Gukesh: batte Caruana ed è 8/8!
Ancora una giornata piena di emozioni alle Olimpiadi Scacchistiche 2022, in corso di svolgimento a Chennai e che, se oggi vivono di sola scacchiera, domani avranno un’ulteriore appendice con le elezioni del presidente della FIDE, che saranno tesissime per lo scontro Dvorkovich-Baryshpolets e tutto quel che gravita inevitabilmente intorno. Sulle 64 case, invece, oggi l’Italia non porta a casa alcuna vittoria, ma può guardare con una certa fiducia agli ultimi tre turni. Il tutto mentre un ciclone Gukesh si sta abbattendo su Chennai.
OPEN: ITALIA-MOLDAVIA 2-2
Ivan Schitco (2509)-Daniele Vocaturo (2616) 0.5-0.5
L’atteggiamento intraprendente del Maestro Internazionale moldavo, che è in odor di passaggio a Grande Maestro visto il rating ELO, è un po’ anche quello di tutto il resto dei compagni di squadra, soprattutto in apertura. Un’Inglese simmetrica, in questo caso, che fa quasi il verso alla Scozzese per certi versi. Alla decima mossa, posizione raggiunta più volte da diversi big tra cui Carlsen e Nakamura, di scelte ce ne sono a volontà: il Bianco sceglie h3, un po’ foriera di patta, per poi uscire dai sentieri teorici dopo l’avversaria d6. In posizione molto aperta tutti e due hanno un piccolo vantaggio, Schitco subito dopo l’apertura e Vocaturo in pieno mediogioco, e l’italiano ha una possibilità promettente alla 30a mossa, ma invece di 30… Dxa3 con pedone in più (benché non facile da sfruttare) gioca la tranquilla Df6, accontentandosi di un’equa divisione del punto siglata alla 33a.
Lorenzo Lodici (2553)-Andrei Macovei (2480) 1-0
Continua la grande corsa di Lodici, che con questa vittoria entra addirittura in zona podio per quanto riguarda la terza scacchiera individuale. Inizio di partita del tutto paradossale: l’italiano gioca 1. f4, l’apertura Bird, già non in voga ad alti livelli, ma si vede rispondere addirittura 1… Ch6! Risultato: alla terza mossa si è incredibilmente già fuori teoria, e a stare peggio un po’ più spesso è il Bianco, i cui pezzi svolgono poca funzione attiva se comparati a quelli del Nero. Stante il fatto di trovarsi in acque del tutto oscure per entrambi, Macovei sfrutta male una bella superiorità al centro giocando 30… Tcd8, che libera completamente il Cavallo bianco verso un forte attacco, contrapposto alla passività dell’omologo nero. A ciò va aggiunta la la tremenda forza del pedone b6 di Lodici, presto utilizzato come esca per guadagnare la qualità (Cavallo in più). Il Nero abbandona alla 51a mossa.
Vladimir Hamitevici (2473)-Francesco Sonis (2543) 1-0
Dopo un rientro in una delle varianti principali del Gambetto di Donna Rifiutato, Sonis sceglie 8. Ca5, che è nuova in ambito teorico, ma per una questione di passività del Cavallo non gode di grande credito. La pressione di Hamitevici, due volte campione moldavo nel 2010 e 2018, si fa sentire soprattutto con Torre e Donna piantate in a6 e c5 e praticamente inamovibili da lì. Nel tentativo di liberare l’ala di Re con l’avanzata di Torre in h6 e la messa in sicurezza del Re in h8, il Nero finisce per esporsi a un violento attacco proprio da quella parte. Il Bianco rischia di buttar via tutto tra la 30a e la 34a mossa, ma Sonis cambia gli Alfieri e regala un finale vinto al suo avversario, abbandonando dopo 53 mosse.
Sabino Brunello (2506)-Dragos Ceres (2388) 0.5-0.5
Tanto per restare in tema di mosse insolite in apertura, sul Gambetto di Donna Rifiutato nella sua sequenza classica (1. d4 d5 2. c4 e6), su 3. Cc3 Ceres sfodera la rara h6, che è a tutti gli effetti da considerare una linea minore. Brunello rischia immensamente dopo 14. Cd2, che regala una forte pressione al Nero e anche un potenziale guadagno importante di materiale, ma se da una parte Ceres non gioca con precisione, dall’altra l’italiano è perfetto difensivamente, fino a trovarsi in situazione vantaggiosa al netto della terrificante struttura pedonale. La conversione del vantaggio, però, non riesce, e a quel punto la sola strada è quella della patta dopo 45 mosse.
FEMMINILE: ITALIA-SPAGNA 1.5-2.5
Sabrina Vega Gutierrez (2366)-Marina Brunello (2341) 1-0
Sconfitta dura da digerire per la numero 1 d’Italia, che senza alcuna sorpresa va per la Siciliana (in questa fattispecie è la Najdorf). Il Bianco ha sempre un leggero vantaggio, che inizia a diventare pesante quando è il Nero a giocare passivo poco dopo la 20a mossa. Il vantaggio di Vega Gutierrez c’è, ma è contrastabile, fino alla 32a, quando l’italiana gioca quasi d’istinto 32… dxc5, che in realtà è un errore grave, in virtù del quale cade vittima di un attacco fortissimo sulle ultime traverse: abbandono dopo 44 mosse.
Tea Gueci (2254)-Ana Matnadze (2406) 0.5-0.5
Sebbene, a conti fatti, il risultato di giornata per l’Italia lo faccia Raccanello, anche Gueci non sarebbe insoddisfatta per la propria partita, non fosse che il totale dia una vittoria della Spagna e, per di più, qui ci sia anche un po’ da recriminare. Ma andiamo con ordine: la scelta è per una Caro-Kann con il cambio dei Cavalli in f6 alla quinta mossa, variante conosciuta, seppur sia una deviazione rispetto a seguiti più noti. Matnadze cerca di puntare ora l’ala di Re, ora quella di Donna, col risultato che la sua confusione è oro per il Bianco, che sfrutta i pezzi piazzati un po’ alla rinfusa dal Nero nel giro di 12 mosse (si dice anche: uscire male dall’apertura). Dopo varie peripezie e belle soluzioni trovate sulla scacchiera, Gueci si lascia però sfuggire l’importante 32. Td5, giocando Axd7 e lasciando così respirare l’avversaria, che si ritrova con meno pressione. A giustificazione dell’azzurra va il fatto che si era ritrovata con 7 minuti sull’orologio per arrivare alla 40a. Di qui in avanti si entra in un finale noto come patto, siglato anche tale alla 50a.
Marta Garcia Martin (2305)-Marianna Raccanello (2067) 0-1
Questa è una vittoria che poteva anche essere una scofitta, ma che ricorda una volta di più quello che può succedere quando il tempo sull’orologio scarseggia. La partita si imposta su un’Ovest-Indiana con 4. g3, mossa che prevede il fianchetto di Alfiere in g2, che però qui è effettuato soltanto al nono tratto. Già alla 16a Garcia Martin si ritrova con soli sette minuti e rotti (incremento di 30″ a parte) sull’orologio; tanto per cambiare, Raccanello, con 46 minuti, usa quasi mezz’ora e poi gioca una 16… Cd4 che risulta essere una perdita di tempo, oltre che un modo per dare al Bianco importanti chance. Dalla 20a in avanti, però, la spagnola si ritrova praticamente sempre sotto il minuto di riflessione a disposizione, e questa è la causa della mossa che perde la partita quando anche l’italiana è in zeitnot (il termine tedesco tipico): 30. Cd3, che molto semplicemente lascia per strada la qualità (Donna, i due Alfieri e Cavallo valgono di più rispetto a Donna, Torre e Alfiere). Se aggiungiamo il pedone passato a che si fa inafferrabile, ecco che il Nero ha un attacco impossibile da fermare: Garcia Martin abbandona dopo 38 mosse.
Elisa Cassi (1939)-Monica Calzetta Ruiz (2230) 0-1
Quasi 300 punti ELO, a differenza del caso precedente, si fanno sentire tutti. La Siciliana con 2… e6 si trasforma in una variante che presta il fianco a ricordi francesi. Peraltro, la linea scelta è favorevole al Nero, benché tutta da giocare. Calzetta Ruiz, però, il suo in fatto di precisione lo sa, e non molla quasi mai quel che offre la coppia di pedoni c5-d4. Tuttavia, quando Cassi sembra aver rimesso in piedi la situazione, gioca una mossa che è sì naturale (21. Td2), ma non è corretta, e poco dopo si lascia inchiodare l’Alfiere, che però non perde a causa di un’inutilità del Nero (25… a5) che permette una difesa. Le cose precipitano comunque poco dopo, e di fronte alla prospettiva di giocare un finale con quattro pedoni contro Torre e tre pedoni Cassi abbandona (32 mosse).
Tra parentesi sono riportati i punteggi ELO dei giocatori secondo la lista FIDE di agosto.
Continua l’incredibile corsa di Dommaraju Gukesh, per tutti D Gukesh. Il classe 2006 di India 2, infatti, centra l’ottava vittoria consecutiva, stavolta contro Fabiano Caruana, e assicura ai suoi compagni il 3-1 di giornata. Per l’ex sfidante al titolo mondiale momento nerissimo, che potrebbe vederlo uscire dalla top ten a fine Olimpiadi con questo andazzo; Gukesh, dal canto suo, finisse tutto oggi sarebbe 20° con un mostruoso balzo di 30 punti ELO e 18 posti. La leadership è però ancora in mano all’Armenia, che batte India 1 2.5-1.5 per effetto del successo di Gabriel Sargissian su Pentala Harikrishna. Gli armeni guidano con 15 punti davanti a India 2 e all’Uzbekistan (2.5-1.5 sulla Germania, protagonista l’altro Nodirbek, Yakubboev). Restano vicini Olanda, Iran e Azerbaigian, tutti a quota 13; l’Italia è temporaneamente al 22° posto a quota 11 per spareggio tecnico. Ciò significa che una top ten, equivalente a un’autentica impresa, sarebbe ancora possibile.
Alla vigilia del nono turno, invece, India 1 e Ucraina, nel big match, si fermano sul 2-2; ne approfitta la Georgia, che arriva a quota 14, a una sola lunghezza di distanza dalle indiane, in virtù del netto 3.5-0.5 sull’Armenia. L’attuale gruppo delle terze, in questo caso, è composto da Ucraina, Polonia, Bulgaria, Kazakistan, Mongolia a quota 13. Anche qui c’è una giocatrice del tutto imbattuta, in stile Gukesh, ma meno pubblicizzata: si tratta di Oliwia Kiolbasa, terza scacchiera della Polonia, anche lei a quota 8/8. Italia al 32° posto a quota 10 nel gioco degli spareggi tecnici.
TUTTI I RISULTATI DELL’8° TURNO: OPEN – FEMMINILE
Foto: FIDE / Madelene Belinki