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Nuoto
Nuoto, Gregorio Paltrinieri non è sazio. Acque libere e corsie: tutte le gare dove andrà a caccia dell’oro
La base musicale potrebbe essere quella di “Ancora tu” di Lucio Battisti, magari il testo potrebbe essere variato con un “Voi”. Il club del mezzofondo si ritrova, compatto, a Roma e stavolta gli attori, a meno di sorprese inattese, saranno loro tre, Gregorio Paltrinieri al primo grande appuntamento internazionale in carriera nelle acque di casa, il tedesco Florian Wellbrock e l’ucraino Mihaylo Romanchuk. Il quarto incomodo potrebbe essere in piscina l’altro tedesco Lukas Martens, argento nei 400 a Budapest che ha nelle braccia e nelle gambe i tempi per resistere al ritmo dei tre moschettieri europei del mezzofondo. Da tenere conto del fatto che negli ultimi giorni Wellbrock e Mertens sono stati frenati da Covid che, pure in forma non grave, qualche grattacapo ai teutonici potrebbe averlo creato.
Paltrinieri ha nel mirino gli Europei di Roma da un po’ di tempo. Vincere davanti al pubblico amico, nel mare che guarda al Centro Tecnico che lo ha ospitato per tutta la prima parte di carriera, dove si è forgiato come campione e come uomo: è un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire.
La condizione fisica c’è, i riscontri sono positivi, e soprattutto c’è una fiducia e una condizione psicologica straordinaria dopo il doppio trionfo di Budapest che ha trasformato quella che doveva essere una tappa di passaggio in un palcoscenico per una recita prolungata di altissimo livello.
Gregorio Paltrinieri ha vinto o battuto la concorrenza europea in tutti i modi nell’ultimo anno: in volata negli 800 dei Giochi Olimpici, perdendo da Finke, che, per forza, non sarà della partita a Roma, di autorità e imponendo alla gara un ritmo indiavolato a Budapest. Ha vinto in piscina e nelle acque libere, dove lo scorso anno agli Europei, sempre a Budapest, conquistò ben tre ori, e non si vorrà certo fermare nelle acque di casa.
La concorrenza è spietata e di altissimo livello e dunque per Paltrinieri non c’è molta scelta: la “condanna” è scendere in acqua e dare tutto quello che si ha. Difficilmente il modenese potrà sfruttare anche quel piccolo effetto sorpresa di Budapest perché tutti cercheranno di fare la gara su di lui. Se si porterà dietro i rivali dovrà averli stancati prima di affrontare una volata dove nove volte su dieci parte sconfitto, se li vorrà staccare non c’è altra strada che partire forte e arrivare più forte, tenendo il ritmo, almeno fino agli ultimi 100 metri, del record del mondo di Sun Yang che, al momento, sembra esclusiva di Paltrinieri.
Discorso non troppo diverso per il nuovo in acque libere dove però ovviamente la tattica sarà differente. In questo ambito Paltrinieri è abituato a giocare in difesa per la prima parte di gara, salvo poi piazzare le accelerazioni che fanno male negli ultimi due chilometri. La lotta, sia nei 5 che nei 10 km, sembra circoscritta alla coppia Greg-Wellbrock, mentre Romanchuk sta affrontando ancora la fase del tirocinio, che non esclude il fatto che possa essere protagonista ad altissimo livello.
Foto LaPresse