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Nuoto
Nuoto, la 4×100 mista dell’Italia vuole aprire un ciclo. Obiettivo oro europeo dopo quello iridato
Il tempo è dalla loro parte. La staffetta 4×100 mista maschile italiana mai aveva ottenuto una medaglia mondiale in vasca lunga prima di Budapest 2022. Nella Duna Arena si è sfatato il tabù e in grande stile visto l’oro del quartetto nostrano con tanto di primato europeo di 3:27.51 a precedere gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Thomas Ceccon (classe 2001), Nicolò Martinenghi (classe 1999), Federico Burdisso (classe 2001) e Alessandro Miressi (classe 1998) rappresentano il presente e il futuro in una prova che davvero racchiude la bontà del movimento, perché in quanto tale va a rappresentare i quattro stili della vasca.
A Roma si va a caccia di un altro oro e, sulla carta, ci dovrebbero essere pochi ostacoli. I britannici, al loro meglio, sarebbero rivali non semplici da battere, per l’apporto di Adam Peaty, James Guy e Duncan Scott. Questi tre nuotatori, però, nella Città Eterna non ci saranno e questo affossa non poco le possibilità della compagine del Regno Unito di impensierire gli azzurri.
La sensazione, quindi, è che tra l’Italia e il resto d’Europa ci sia un bel gap, considerando che la citata Gran Bretagna dovrà guardarsi da Francia e Germania per la piazza d’onore eventuale. Da capire quale sarà la condizione fisica dei nostri portacolori in una stagione molto particolare e lunga. Ceccon e Martinenghi hanno finalizzato il loro percorso alla rassegna iridata e i tempi, abbinati alle medaglie, sono stati considerevoli, specie per quanto ha fatto il veneto (record del mondo dei 100 dorso).
Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più. Una legge non scritta dello sport, ancor più nel nuoto che è pratica di prestazione pura. La sensazione però è che il poker del Bel Paese possa gettare le basi per aprire un ciclo da qui fino alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Foto: LaPresse