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Formula 1
F1, Ferrari a Spa con il nuovo motore ibrido. Si pensa già al 2023
La Ferrari si presenterà a Spa-Francorchamps con una novità di rilievo relativa alla propria power unit. La Scuderia di Maranello introdurrà in Belgio una significativa evoluzione della parte ibrida dell’unità motrice. In particolare, verrà mandato in pista per la prima volta il nuovo MGU-K, ovverosia il sistema montato sull’albero motore per trasformare l’energia cinetica della frenata in energia elettrica.
La scelta è, de facto, scontata. Non bisogna dimenticare come il 31 agosto sia il termine ultimo per effettuare modifiche alle componenti delle power unit prima del congelamento delle stesse sino al termine della stagione 2025. In realtà, sappiamo come lo sviluppo di gran parte dell’unità motrice sia stato bloccato sin dal 1° marzo. La versione del motore a combustione interna, del turbo, dell’MGU-H, dei sistemi di pompaggio e degli scarichi è definitiva da inizio stagione. La FIA ha però disposto una deroga di sei mesi per la parte elettrica, appunto MGU-K, batterie e componenti elettroniche.
Ferrari ha confermato come in Belgio sarà usato per la prima volta il nuovo motore cinetico che, stando alle parole di Mattia Binotto, dovrebbe rappresentare un passo avanti sia in termini di prestazioni che di affidabilità; e ci mancherebbe altro, se così non fosse, che “evoluzione” sarebbe? Il programma preliminare del Cavallino Rampante prevede che a Spa-Francorchamps la novità dovrebbe essere utilizzata solo da Charles Leclerc, il che comporterebbe una penalità di 5 posizioni sulla griglia di partenza rispetto a quella effettivamente conquistata dal monegasco in qualifica.
Non ci sono molte alternative. Le rotture patite a Montmelò e Baku hanno già costretto il ventiquattrenne del Principato a sbloccare componenti extra in Canada, dunque non c’è modo di montare aggiornamenti senza incappare in una sanzione. In tal senso, l’appuntamento belga rappresenta un’opportunità da sfruttare, sia perché antecedente alla deadline del 1° settembre, sia perché la pista dovrebbe consentire di effettuare sorpassi con relativa facilità.
Il Mondiale 2022 è ancora in pieno svolgimento, ma le dinamiche della F1 impongono già di guardare al 2023. Anzi, addirittura al 2025! Vedremo quali saranno i riscontri concreti forniti dalla novità e, soprattutto, se si rivelerà affidabile. Per una ragione o per un’altra, le power unit rappresentano da anni il cruccio principale della Ferrari. Se nel 2020 e 2021 mancavano cavalli, quest’anno la potenza non è certo deficitaria. C’è però stato qualche guasto di troppo, anche tra i team clienti. Chissà se continuando a lavorare sodo, come è stato fatto sinora, si riuscirà ad arrivare alla tanto agognata quadratura del cerchio.
Foto: La Presse