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MERAVIGLIOSA CREATURA! Gianmarco Tamberi vola sull’oro, immenso campione d’Europa dopo 6 anni!
Un angelo. Un umano alato. Ermes del messaggio sacro di Nike. Gimbissimo. Gianmarco Tamberi si è laureato Campione d’Europa nel salto in alto, lo ha fatto in maniera imperiale a Monaco, lo ha fatto da Campione Olimpico, lo ha fatto dopo il quarto posto ai Mondiali (con 2.33 metri) e dopo aver superato un grosso fastidio alla gamba di stacco e l’affatticamento conseguente a una positività al Covid-19 rilevata al rientro da Eugene.
Un fenomeno assoluto, un patrimonio dello sport italiano, un diamante grezzo dell’atletica tricolore. Dodici mesi fa trionfò a Tokyo a pari merito con il qatarino Mutaz Essa Barshim, oggi ha sbaragliato la concorrenza con una facilità imbarazzante, trionfando come due giorni fa aveva fatto il suo fratello di oro Marcell Jacobs. Affamato. Consacrato. Antologico. Capace di lasciarsi tutto alle spalle, splendido autore di un romanzo ricco di pagine al cardiopalma.
Il marchigiano ha trionfato superando 2.30 metri al secondo tentativo, dopo un brillante percorso netto (2.18, 2.23, 2.27). A quella quota ha fatto letteralmente svalvolare il tedesco Tobias Potye (2.27 alla prima, argento) e l’ucraino Andriy Protsenko (2.27 alla prima dopo due errori a 2.23, terzo posto per il bronzo iridato, che si è tenuto una chance a 2.32 fallendola). Gianmarco Tamberi si è laureato Campione d’Europa per la seconda volta in carriera: sei anni trionfò ad Amsterdam, prima di siglare il record italiano (2.39) ed infortunarsi nella stessa sera a Montecarlo, dovendo così dire addio alle Olimpiadi di Rio 2016.
Il palmares del 30enne è semplicemente stellare: un oro olimpico, un oro ai Mondiali Indoor (2016), due ori agli Europei oudoor, un oro agli Europei Indoor (nel 2019), il sigillo nella Diamond League lo scorso anno. Manca soltanto il Mondiale all’aperto, ci riproverà a Budapest la prossima estate. Da autentico agonista qual è, sempre capace di esaltarsi quando indossa la maglia azzurra, ha poi cercato anche la ciliegina sulla torta a 2.32 metri, non riuscendo a valicare l’asticella. Si tratta di uno splendido regalo di nozze per il nostro portacolori, che a settembre si sposerà con la sua Chiara.
Foto: Lapresse