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MotoGP, 7 gare alla fine e 44 punti da recuperare. Perché Bagnaia e la Ducati devono crederci contro un Quartararo fortissimo

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Da -91 a -44 in tre gare. Francesco Bagnaia, grazie ad un tris di vittorie e al grave errore di Fabio Quartararo ad Assen, è incredibilmente tornato in corsa per il titolo nel Mondiale MotoGP 2022. Quando mancano sette gare al termine della stagione, la Ducati può ancora sognare una clamorosa rimonta grazie ad una GP22 estremamente competitiva e capace di battagliare per la vittoria in ogni pista.

“Pecco”, per raggiungere il francese della Yamaha in classifica generale, deve recuperare una media di 7 punti a gara da qui alla fine del campionato. Un’impresa certamente difficile, ma non così utopistica. Il prodotto della VR46 Riders Academy non ha più margini d’errore, ma se dovesse continuare a salire sempre sul podio collezionando nel frattempo almeno altre tre-quattro vittorie allora potrebbe avere una chance.

Molto dipenderà comunque dal campione del mondo in carica, che può permettersi di gestire il vantaggio in classifica accontentandosi di piazzamenti importanti nelle giornate più difficili e attaccando realmente solo nei momenti in cui si sente di poter fare davvero la differenza sui suoi rivali. In ogni caso anche Quartararo non più permettersi altri passaggi a vuoto come in Olanda, perché le Ducati (in particolare quella di Bagnaia) fanno paura.

Uno dei weekend cruciali in casa Yamaha sarà quello di Aragon, dove il nizzardo classe 1999 ha raccolto le briciole negli ultimi anni rendendosi protagonista di prestazioni davvero molto negative. Lì Bagnaia si è invece tolto la soddisfazione della prima vittoria in MotoGP (per giunta battendo Marc Marquez in un duello), quindi si dovrebbe presentare al MotorLand con l’obiettivo di guadagnare tanti punti nel Mondiale.

Fabio sta dimostrando un livello di guida eccezionale, in relazione al mezzo che ha a disposizione, ma la stagione è ancora abbastanza lunga e dovrà dimostrare di poter battere Bagnaia almeno in un paio di occasioni in gara per poter respingere la rimonta degli inseguitori (senza dimenticare l’Aprilia di Aleix Espargarò, ad oggi ancora 2° nella generale a -32) e laurearsi campione del mondo per il secondo anno di seguito.

Credit: MotoGP.com Press

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