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F1, GP Italia 2022: numeri, statistiche, curiosità. Più della metà dell’attuale griglia è già salita sul podio a Monza!

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Il “trittico di fine estate” della Formula Uno si concluderà domenica 11 settembre con il Gran Premio d’Italia, pronto a mandare in scena la propria 73ma replica iridata. L’evento ha però una storia ben più antica del Mondiale, poiché l’edizione inaugurale si corse addirittura nel 1921 su un tracciato stradale nei pressi di Montichiari (Brescia). L’autodromo di Monza, alle porte di Milano, era ancora in costruzione e venne completato pochi mesi dopo. La gara traslocò quindi in Brianza a partire dal 1922, dove è rimasta perennemente sino a oggi con la sola eccezione del 1980, quando si corse una tantum a Imola.

Il Gran Premio d’Italia è l’unico, assieme a quello di Gran Bretagna, ad aver fatto parte del programma di ogni Mondiale di F1 dal 1950 ai giorni nostri. Va però rimarcato come la gara britannica si sia a lungo alternata tra Silverstone e Brands Hatch. Quella del Bel Paese, invece, si è quasi sempre tenuta in Lombardia. Dunque, Monza ricopre il prestigioso ruolo di location dove si è disputato il maggior numero di GP validi per il Mondiale di F1.

La pista ha, ovviamente, subito modifiche nel corso del tempo. Per la verità il disegno attuale non è stato cambiato granché, anche se inizialmente non esistevano varianti e l’ultima piega prima del traguardo era rappresentata da due curve di 90° denominate “curva Sud”. La Parabolica (oggi denominata curva Alboreto) venne concepita nel 1955, anno in cui peraltro fu (ri)costruito anche il famigerato “anello ad alta velocità”, un catino in stile americano caratterizzato da un esagerato banking che sottoponeva le vetture a terrificanti stress meccanici. La pista in questa configurazione risultava lunga ben 10 km e venne utilizzata solamente quattro volte tra il 1955 e il 1961, generando perennemente preoccupazioni in tema di sicurezza. Nel 1972, per calmierare le folli velocità raggiunte dalle monoposto, si decise di introdurre due chicane, una sul rettilineo principale e l’altra sulla curva del Vialone (poi intitolata ad Alberto Ascari). Nel 1976 tali modifiche furono perfezionate e le due chicane tramutate in autentiche varianti, a cui se ne aggiunse una terza alla curva della Roggia. Nel 1995 ragioni di sicurezza portarono a modificare il raggio delle due curve di Lesmo, mentre nel 2000 vennero completati i lavori per ridisegnare completamente la prima variante, diventata come la conosciamo oggi.

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VITTORIE
I piloti più vincenti in assoluto sono Michael Schumacher e Lewis Hamilton, capaci di passare per primi sotto la bandiera a scacchi per 5 volte. Il tedesco lo ha fatto nel 1996, 1998, 2000, 2003, 2006. Il britannico, invece, ha trionfato nel 2012, 2014, 2015, 2017, 2018. Dunque nei prossimi giorni il trentasettenne inglese avrà l’opportunità teorica di diventare in solitudine l’uomo con più successi nel Gran Premio d’Italia.
Il primato di affermazioni consecutive è invece detenuto ancora oggi da Juan Manuel Fangio, unico pilota in grado di primeggiare per 3 anni di fila (1953, 1954 e 1955). Da allora nessuno è più riuscito a realizzare un filotto di tre vittorie!
Comprendendo Hamilton, sono ben sei gli uomini in attività a essersi già imposti a Monza! Si contano 3 successi di Sebastian Vettel (2008, 2011, 2013) e 2 per Fernando Alonso (2007, 2010). Invece si sono affermati in 1 occasione anche Charles Leclerc (2019), Pierre Gasly (2020) e Daniel Ricciardo (2021).
Sono tre i piloti italiani ad aver trionfato nel Gran Premio di casa. Nino Farina ci riuscì nel 1950, seguito da Alberto Ascari nel 1951 e nel 1952. A loro si è successivamente aggiunto il solo Ludovico Scarfiotti nel 1966.
Sul fronte dei team, la scuderia più vincente in assoluto è la Ferrari, che ha raccolto ben 19 affermazioni. Cinque con Michael Schumacher (1996, 1998, 2000, 2003, 2006); due con Alberto Ascari (1951, 1952), Phil Hill (1960, 1961), Clay Regazzoni (1970, 1975) e Rubens Barrichello (2002, 2004); una con John Surtees (1964), Ludovico Scarfiotti (1966), Jody Scheckter (1979), Gerhard Berger (1988), Fernando Alonso (2010) e Charles Leclerc (2019). Oltre al Cavallino Rampante, tra le squadre attualmente impegnate in Formula 1, hanno già vinto anche McLaren (11 volte), Mercedes (7), Williams (6), Red Bull (2), Alfa Romeo (1) e Alpha Tauri (1). Quest’ultima, però, potrebbe vantare anche un’altra affermazione, seppur quando era denominata Toro Rosso.

POLE POSITION
Guardando alle pole position, si nota come questa graduatoria sia comandata in solitudine da Lewis Hamilton, capace di ottenere ben 7 partenze al palo (2009, 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2020). Il britannico detiene peraltro anche il primato di pole consecutive, seppur in coabitazione con Ayrton Senna, scattato a sua volta davanti a tutti per 4 anni di fila tra il 1988 e il 1991.
Comprendendo il trentasettenne inglese, sono cinque gli uomini attualmente in attività ad aver già realizzato almeno una pole position a Monza. Sebastian Vettel ne ha firmate 3 (2008, 2011, 2013), mentre Fernando Alonso ne ha raccolte 2 (2007, 2010). Al veterano tedesco e a quello spagnolo si aggiungono a quota 1 Charles Leclerc (2019) e Max Verstappen (2021). Quest’ultimo, per la verità, ha ottenuto la sua pole a tavolino. Lo scorso anno concluse secondo la qualifica sprint, ma scattò dalla prima casella della griglia in virtù della penalizzazione inflitta a Valtteri Bottas per cambio di power unit.
Sono invece 4 le pole position italiane nel Gran Premio di casa. Le prime due portano la firma di Alberto Ascari (1952 e 1953), entrambe su Ferrari. A seguire ne sono arrivate altre due negli anni ’80 con Riccardo Patrese (1983, Brabham) e Teo Fabi (1986, Benetton).
Guardando alle squadre, la graduatoria è capitanata dalla Ferrari con 21. Tra i costruttori attualmente impegnati in Formula Uno, vantano almeno una pole position nel GP di Italia anche McLaren (11), Williams (7), Mercedes (7), Red Bull (3) e Alfa Romeo (2). A esse può essere aggiunta l’Alpha Tauri, che pur cambiando nome, è rimasta lo stesso soggetto che scattò davanti a tutti nel 2008.

PODI
Sul fronte dei podi, la graduatoria è guidata ex aequo da Michael Schumacher e Lewis Hamilton, i quali nel corso della loro carriera sono stato capaci di classificarsi nella top-three per 8 volte. Curiosamente, al momento entrambi vantano anche lo stesso bottino, rappresentato da cinque successi, due piazze d’onore e un terzo posto! Il tedesco ha chiuso primo nel 1996, 1998, 2000, 2003, 2006; secondo nel 2002 e 2004, nonché terzo nel 1992. Il britannico invece, oltre alle cinque affermazioni (2012, 2014, 2015, 2017, 2018), si è classificato secondo nel 2007 e 2016, oltre a chiudere terzo nel 2019.
Complessivamente, sono ben undici i piloti in attività a vantare almeno un podio a Monza. Ciò significa che più della metà del campo partenti si è piazzato almeno una volta nella top-three in Brianza!
8 (5-2-1) – HAMILTON Lewis
6 (3-1-2) – VETTEL Sebastian
6 (2-2-2) – ALONSO Fernando
4 (0-2-2) – BOTTAS Valtteri
1 (1-0-0) – LECLERC Charles
1 (1-0-0) – GASLY Pierre
1 (1-0-0) – RICCIARDO Daniel
1 (0-1-0) – PEREZ Sergio
1 (0-1-0) – SAINZ Carlos Jr.
1 (0-1-0) – NORRIS Lando
1 (0-0-1) – STROLL Lance

PILLOLE
Stirling Moss è l’unico capace di vincere con tre team diversi, essendosi imposto con la Maserati (1956), la Vanwall (1957) e la Cooper (1959).
– Hanno invece vinto con due scuderie differenti Juan Manuel Fangio (Maserati e Mercedes), John Surtees (Ferrari e Honda), Jackie Stewart (Brm e Matra/Tyrrell), Ronnie Peterson (Lotus e March), Niki Lauda (Brabham e McLaren), Alain Prost (Renault e McLaren), Nelson Piquet (Brabham e Williams), Juan-Pablo Montoya (Williams e McLaren), Rubens Barrichello (Ferrari e Brawn GP), Sebastian Vettel (Toro Rossi e Red Bull) e Lewis Hamilton (McLaren e Mercedes).
Nelson Piquet può vantarsi di essere l’unico pilota ad aver vinto il Gran Premio d’Italia su due tracciati diversi. Il brasiliano si impose nel 1980, quando si corse una tantum a Imola, primeggiando poi a Monza nel 1983, 1986, 1987.
– Il record di vittorie consecutive (5) è detenuto dalla Mercedes. Il team di base a Brackley si è imposto in tutte le edizioni disputate tra il 2014 e il 2018. Quattro volte con Lewis Hamilton e una con Nico Rosberg.
– Curiosamente la vittoria del GP d’Italia è off-limits per i finlandesi, nonostante abbiano raccolto ben quattordici podi con cinque piloti diversi! Mika Häkkinen. Kimi Räikkönen e Valtteri Bottas si sono tutti classificati due volte secondi e due volte terzi! Inoltre si registra anche una piazza d’onore per Heikki Kovalainen e un terzo posto di Mika Salo.
– In 25 occasioni (34,7%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 50 occasioni (69,4%) il vincitore è partito dalle prime tre posizioni.
– Va però rimarcato come l’incidenza della pole position sia cresciuta esponenzialmente nell’ultimo quarto di secolo. Dal 1998 al 2021 il poleman ha vinto ben 16 volte su 24 (66,7%)
– Questo significa che nelle prime 48 edizioni del GP d’Italia, il pilota vincitore è partito dalla pole position solamente 9 volte!
– Il pilota peggio qualificato ad aver vinto il Gran Premio del Belgio è Peter Gethin, che nel 1971 si impose partendo per 11°.

Foto: La Presse

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