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US Open 2022, Rafael Nadal: “Triste che Novak Djokovic non sia qui. Sono felice di tornare a New York”
Rafael Nadal non tornava agli US Open dal 2019. Il suo ultimo match è ancora la finale vinta al quinto set contro Daniil Medvedev, al tempo un forte giocatore in ascesa e adesso numero 1 del mondo. Lo spagnolo, che ha incassato due dei tre Slam dell’anno, per il momento tende a non sbilanciarsi troppo, se non altro perché ha giocato una sola partita nell’estate nordamericana, perdendola.
Queste le parole del mancino di Manacor al media day: “Sono felice di tornare. Non venivo dal 2019, sono molto emozionato per il fatto di esserci. Questo è uno dei luoghi più importanti della mia carriera, e sto cercando di dare il massimo in tutti gli allenamenti per essere competitivo fin dal primo turno“.
Sul problema addominale: “Convivere con questa pressione è stato complesso, prima di tutto perché è pericolosa. Quando hai una lesione come questa, rischia di aprirsi […]. Dovevamo essere flessibili. Esiste il rischio che si riapra, perché la zona non è più flessibile come prima. A Cincinnati sono stato più rilassato, anche negli allenamenti. Ho provato a dare il massimo contro Coric senza forzare molto, però ho lottato fino alla fine. Qui sto facendo le cose nel miglior modo possibile. Vorrei essere competitivo“.
Tema forte il ritiro di Serena Williams: “Un peccato che si ritiri, dalla prospettiva dello sport, ma guardandola da un altro punto di vista si merita tutto quel che ha conseguito, perché ha lavorato duro, con determinazione, dedizione e disciplina“. E sul ritorno in Laver Cup con Roger Federer: “Spero che lui stia bene a sufficienza. Non lo vediamo da molto, spero che possa tornare. Quel che ho detto per Serena vale per Roger. L’importante è che sia sano e felice. Se è così, il suo ritorno è una notizia incredibile. Bisogna solo dire grazie a Roger per quello che ha fatto“.
Sugli US Open senza Djokovic: “Sapevamo da tempo che Novak non sarebbe stato in grado di giocare se le cose non fossero cambiate. Per come la vedo io è triste che Novak non sia qui. […] E’ duro per il torneo, i tifosi e per noi, perché vorremmo il miglior evento possibile. Dall’altra parte, l’ho già detto molte volte: lo sport è più grande di qualunque giocatore. Anch’io ho perso molti tornei. Non vengo qui da due anni. Il torneo continua, il mondo continua a girare e lo farà dopo di me, Novak o Roger“.
Foto: LaPresse