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US Open 2022, Jannik Sinner: “Dal 2019 sono cambiato. Lavoro sul servizio e cerco di venire più a rete”

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Con un netto 3-0 contro lo statunitense Christopher Eubanks, Jannik Sinner ha superato il secondo turno degli US Open 2022. È stata per l’altoatesino una partita molto più agevole rispetto a quella durissima del primo turno contro il tedesco Altmaier. Si spalancano dunque le porte dei sedicesimi di finale in cui affronterà il giovane statunitense Brandon Nakashima.

Ubitennis ha raccolto le impressioni dell’azzurro nel post-match: “È stata una partita difficile disputata contro un giocatore che non avevo mai affrontato prima. Nel pre-partita non sapevo cosa aspettarmi da Eubanks. Sapevo che la sua arma più importante era il servizio e ho cercato di adattarmi nel migliore dei modi. Nel secondo set c’è stata molta battaglia con un tiebreak molto lungo, ma vinto. Mi rende felice l’aver chiuso in tre set”. 

Il numero 1 d’Italia ha poi voluto sottolineare i grandi progressi fatti negli ultimi anni: “Lavoriamo molto ogni giorno, soprattutto sul servizio, cercando di avanzare un po’ più verso la rete. Oggi sono riuscito a farlo poche volte perché dall’altra parte della rete c’era un avversario che colpiva la palla molto forte e avanzare non era facile. Ma, per esempio, nel primo match l’ho fatto molte volte. Cerco di variare i colpi, di capire quando usare uno schema, piuttosto che un altro: è in questo genere di cose che credo di essere migliorato. Anche mentalmente ho fatto progressi, magari perché mi rendo conto di avere un’esperienza diversa rispetto a quella di qualche tempo fa”. 

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Infine un richiamo a quando, tre stagioni fa, fece proprio sui campi di Flushing Meadows, il suo debutto in un torneo del Grande Slam: “Quando nel 2019 ho giocato qui il mio primo Grande Slam l’ho fatto con più spensieratezza. Sei libero di esprimerti, senza avere grandi pressioni. Ora è tutto diverso: all’inizio ci vuole tempo per capire alcuni meccanismi, ma poi puoi constatare con mano i progressi e cambia tutto. Stiamo lavorando tanto proprio su questi aspetti. C’è tanto da fare, ma la fiducia in te stesso e nella tua squadra serve per fare questo lavoro di crescita con grande spirito”. 

Foto: LaPresse

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