MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso si ritira. Un grande pilota che ha trovato Marc Marquez sulla sua strada
Sipario. Con il 12° posto del GP di San Marino si è chiusa definitivamente la carriera di Andrea Dovizioso. A 36 anni, il pilota forlivese ha deciso di salutare il Circus delle due-ruote nella consapevolezza di non riuscire a essere più competitivo per traguardi ambiziosi.
345 le gare disputate nel Motomondiale, con 24 successi e 103 podi che gli hanno permesso di vincere un titolo mondiale in 125cc ed essere per ben cinque volte vice campione, tre delle quali in top-class, alle spalle di Marc Marquez.
Dal 2017 al 2019 il “Dovi” è stato il rivale numero uno del fuoriclasse iberico, bravo non solo a rivaleggiare con lui, ma soprattutto a credere fortemente nel progetto Ducati. La Rossa, naufragata dopo l’addio di Casey Stoner e le incomprensioni con Valentino Rossi, aveva bisogno di ricominciare da capo. Un percorso lungo, iniziato nel 2013, nel quale Dovizioso ha fatto vedere le grandi qualità di centauro “operaio”.
Una carriera lunghissima, cominciata nel 2001, anno di debutto nel Mondiale 125cc con Aprilia dopo aver vinto il campionato nazionale nel 2000 e il campionato europeo. Dopo le prime sfortunate uscite con la Casa di Noale, dal 2002 al 2011 il nome del pilota nostrano si è legato alla Honda. Un sodalizio che lo portò al titolo nel 2004 in 125cc.
Dal 2005 al 2007 in 250cc campionati sempre da protagonista, giungendo una volta terzo e due volte secondo prima del grande salto in MotoGP. Altri cinque anni con la Casa di Tokyo con il terzo posto nella classifica generale del 2011 a suggello del rapporto. Nel biennio 2012-2013 una breve parentesi con la Yamaha Teche3, prima di buttarsi nell’avventura di Borgo Panigale, con i tre secondi posti della graduatoria generale citati. Nel 2020 l’addio alla Rossa e nella stagione successiva il ritorno in Yamaha senza però il successo atteso.
Dopo 21 anni, il momento di dire basta nella sua Misano, per dare spazio a chi ha avuto anche ispirazione dal suo incedere in pista. Grazie Dovi!
Foto: LiveMedia/Valerio Origo