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Volley, GIOIELLI AZZURRI! L’Italia schianta la Slovenia 3-0 e plana in finale ai Mondiali dopo 24 anni!

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L’Italia è entrata in una nuova dimensione: dominante, padrona assoluta e indiscussa del campo, solida, implacabile. Sbarazzina, frizzante, spensierata e tecnicamente implacabile. La nostra Nazionale ha travolto la Slovenia con un perentorio 3-0 (25-21; 25-22; 25-21) e si è qualificata alla Finale dei Mondiali 2022 di volley maschile: domani sera (domenica 11 settembre, ore 21.00) gli azzurri scenderanno in campo a Katowice per fronteggiare la Polonia, che avrà il sostegno del proprio pubblico nel tentativo di conquistare il terzo titolo iridato consecutivo. Si preannuncia una sfida titanica, servirà una nuova magia per fare suonare l’Inno di Mameli: dopo aver battuto i Campioni Olimpici (la Francia ai quarti di finale) bisognerà annichilire i Campioni del Mondo.

I ragazzi del CT Fefé De Giorgi hanno portato l’Italia nella finale mondiale per la quinta volta nella storia: il ribattezzato Gabbiano d’Argento fu secondo nel 1978, poi la Generazione dei Fenomeni firmò il tris consecutivo di trionfi nel 1990, 1994, 1998 (anno anche dell’ultima medaglia). I Campioni d’Europa hanno saputo battere la Slovenia a Katowice come avevano fatto dodici mesi fa nell’atto conclusivo della rassegna continentale: lo scorso 19 settembre servì un mitologico tie-break, questa volta i Giovani Ribelli sono stati implacabili e hanno chiuso i conti in ottanta minuti di gioco di assoluto spessore tecnico. I balcanici non sono mai sprofondati e sono sempre rimasti a tiro, ma non c’è mai stato un momento in cui l’affermazione dei nostri portacolori è apparsa concretamente in discussione.

L’Italia ha convinto in tutti i fondamentali: servizio insistente e determinante, difesa concreta e puntuale, l’attacco ha viaggiato a ritmi elevati quando si è avuto il coraggio di lasciare andare il braccio. Forse a tratti è mancata quella continuità necessaria per ammazzare la partita e per spegnere fin dalle prime battute le velleità degli avversari. Sono dettagli che andranno sistemati per tenere testa alla Polonia, servirà alzare ulteriormente l’asticella per battagliare contro il colosso Bartosz Kurek e compagni. L’Italia ha preso il controllo nei primi due set fin dai primi scambi e si era guadagnata anche il break nel terzo parziale, ma il sestetto capitanato da Tine Urnaut ha morso fino al 17-17: in quel momento gli azzurri hanno profuso l’ultimo sforzo e hanno staccato il biglietto per la finale iridata a ventiquattro anni di distanza dall’ultima volta.

Il top scorer è stato lo schiacciatore Daniele Lavia (13 punti), ma sono stati implacabili anche il tonico opposto Yuri Romanò e l’altro martello Alessandro Michieletto, ammirevole anche in fase difensiva al pari del pimpante libero Fabio Balaso. Il regista Simone Giannelli ha cercato anche di avvalersi dei centrali Simone Anzani (superbo autore di 4 muri) e Gianluca Galassi. Alla Slovenia non sono bastati gli attaccanti Klemen Cebulj, Tine Urnaut e Rok Mozic, nel modulo a tre schiacciatori adottato dopo l’avvio sottotono dell’opposto Toncek Stern: le vecchie conoscenze della nostra SuperLega si devono accontentare di fronteggiare il Brasile per la medaglia di bronzo.

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Italia parte a razzo sul turno in battuta di Giannelli: due vincenti di Michieletto e due errori dei balcanici spediscono gli azzurri sul 5-1, poi il muro di Stern e una pipe di Lavia valgono il 7-1. La Slovenia non demorde e pian piano si avvicina: diagonale di Cebulj, ace di Kozamernik, staffilata di Mozic, muro su Michieletto e invasione di Anzani (8-7). Si procede punto a punto fino il 13-12, poi l’Italia ha una fiammata con i muri di Giannelli e Anzani (15-12). Michieletto si inventa una scenografica difesa in tuffo, Lavia punge in diagonale e il primo tempo di Anzani vale il 18-14. L’Italia trova il giusto slancio e prova a scappare via con muro e parallela di Romanò (20-14). Qualche imprecisione avvicina Urnaut e compagni fino al 21-23, ma poi un super primo tempo di Anzani e l’attacco fuori asta di Mozic chiudono i conti.

L’Italia prova a prendersi un po’ di margine anche in avvio del secondo parziale con un muro di Romanò su Mozic e un errore offensivo di quest’ultimo (6-3), ma un contrattacco out di Lavia e il muro subito da Galassi aprono una serie punto a punto fino al pareggio a quota 11. Il diagonale di Lavia e l’ace di Anzani regalano all’Italia un break cruciale (13-11). Primo tempo di Galassi, mani-fuori di Lavia e pesantissimo +3 (15-12). Un diagonale di Cebulj e il primo tempo di Pajenk riportano la Slovenia a galla, la parallela di Michieletto li rispedisce indietro (20-17). Lavia si inventa un mani fuori surreale a filo rete e in posizione scomoda (21-18), Lavia premia la superba difesa di Balaso (23-19). L’Italia arriva al set-point con Romanò (24-20), la Slovenia ne annulla due ma poi Mozic batte in rete e l’Italia si invola sul 2-0.

L’Italia vola sul 5-0 nel terzo set con i muri di Romanò e Anzani a fare la differenza. I diagonali di Lavia e Romanò assicurano l’8-4, ma la Slovenia resta comunque in scia (14-12 con il muro di Romanò su Vincic). Primo tempo di Kozamernik e due muri su Lavia per il pareggio a quota 16. Un errore al servizio di Kozamernik e una super parallela di Romanò valgono il 19-17, poi Michieletto rumoreggia in diagonale (20-17), due staffilate di Lavia (24-20) e poi il diagonale di Romanò ci spedisce in finale.

Foto: FIVB

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