Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2022: la mina vagante Tadej Pogacar. Uno spauracchio anche per Van Aert e Van der Poel

Pubblicato

il

Dopo i titoli a cronometro, è tempo di pensare alle maglie iridate delle prove su strada. Il Mondiale di ciclismo di Wollongong (Australia) si prende oggi una giornata (o nottata, per noi italiani) di vacanza, ma da domani si riparte con le gare in linea. Fra gli uomini è guerra aperta per il titolo, con un percorso talmente nervoso che può favorire gli uomini dediti alle grandi classiche. Si profila dunque una strenua lotta tra i soliti noti: Julian Alaphilippe, seppur non in condizioni perfette, vuole il tris consecutivo, gente come Remco Evenepoel, Mathieu van der Poel e Wout Van Aert ha già il mirino puntato verso il primo posto. Ma da una gara così dura, in cui è previsto anche uno strappo duro come quello di Mount Pleasant, non si può escludere dalla lotta Tadej Pogacar.

Il primo approccio australiano dello sloveno della UAE Team Emirates è stato alquanto positivo; sesto posto nella prova contro il tempo élite a 48” dal vincitore, il norvegese Tobias Foss, arrivando anche avanti al nostro Filippo Ganna. Solo dieci giorni fa, al GP di Montreal che per conformazione del percorso può somigliare a un vero e proprio antipasto del Mondiale, Pogacar si è imposto in maniera convincente vincendo uno sprint ristretto avanti a Van Aert, il nostro Andrea Bagioli, Adam Yates e David Gaudu. 

Una novità da parte sua? Per nulla. Tadej Pogacar è un corridore dalle potenzialità davvero sconfinate e nella sua ancor giovane carriera ha dimostrato di avere le chance di poter vincere dove più gli aggrada. Non si vincono per caso sia Liegi-Bastogne-Liegi che Giro di Lombardia nella stessa annata, il 2021; quest’anno è mancata la vittoria davvero pesante per lui, e chissà che non abbia puntato tutto sul Mondiale dopo il secondo posto al Tour de France.

Ciclismo, Mondiali 2022: il percorso e l’altimetria della gara Elite uomini. Gara favorevole agli uomini da classiche

Tadej Pogacar rappresenta nella gara di domenica una vera e propria mina vagante. Non per le sue capacità tecniche, ma per quel suo coraggio, quella sua incoscienza, che lo porterebbe ad attaccare nei momenti più disparati, quella che lo ha portato a grandi successi e, per la prima volta, anche ad un fallimento come quello della Grande Boucle. Non parte come favorito, ma sarà uno dei ciclisti da tenere d’occhio per domenica, occasione in cui vorrà provare a farsi un regalo in vista dei suoi 24 anni, che compie proprio oggi. 

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità