Ciclismo
Ciclismo femminile, chi è Silvia Persico: bronzo mondiale su strada e nel ciclocross, elogio dell’eclettismo
Da Fayetteville a Wollongong. Il giro del mondo tra Stati Uniti ed Australia in poco meno di nove mesi. Era gennaio e Silvia Persico nel ciclocross si era andata a prendere una meravigliosa medaglia di bronzo nei Mondiali di ciclocross. Siamo arrivati a settembre e l’azzurra è di nuovo sul podio, sempre terza, nei Mondiali di ciclismo su strada.
L’elogio dell’eclettismo, la multidisciplinarietà che è sempre più fondamentale nel mondo delle due ruote. L’azzurra ha trovato il definitivo salto di qualità in questa stagione, una maturità fisica, visti i 25 anni compiuti, ma soprattutto mentale, con una convinzione che fino ad ora era mancata.
Nel fuoristrada ha raggiunto risultati importanti, ma su strada è riuscita finalmente a lanciarsi tra le migliori al mondo. Top-10 tra Strade Bianche, Trofeo Binda, Gand-Wevelgem e Fiandre (undicesima, ma il discorso non cambia), poi la vittoria al GP Liberazione a farle cambiare passo.
Nel Giro Donne ha chiuso settima in classifica generale, dimostrando una gran costanza anche sulle salite più ripide, ancor meglio è andata al Tour de France, con il quinto posto e piazzamenti a raffica nelle tappe. La ciliegina sulla torta però a settembre: prima un successo alla Vuelta, poi il bronzo iridato di oggi.
Foto: Valerio Origo