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Ciclismo, il padre di Mathieu van der Poel: “Conosco mio figlio, non attaccherebbe fisicamente nessuno”

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Nella mattinata trionfale di Remco Evenepoel ai Mondiali di ciclismo di Wollongong, ha fatto scalpore il ritiro dell’olandese Mathieu van der Poel dopo una trentina di chilometri dal via. Poco dopo sono venute fuori le motivazioni, con il fuoriclasse della Alpecin-Deceuninck arrestato in albergo e poi rilasciato per aver ‘reagito in maniera non troppo gentile’ a degli schiamazzi di alcuni adolescenti di 13 e 14 anni in albergo quando provava a riposare in vista della gara di quest’oggi.

La redazione di Wielerflits ha ascoltato il padrie di van der Poel, Adrie, per ricavare qualche informazione: “Erano le sette e mezza, mia moglie mi ha detto che si era ritirato. Aveva un po’ di raffreddore, ma poi ho capito che non poteva essere quella la motivazione. Poi ho letto delle cose su internet, dopo che mi hanno detto che era stato in polizia. Gli ho inviato alcuni messaggi ma non mi ancora risposto“.

Per come conosco Mathieu – afferma il padre – deve essere stato molto arrabbiato. Ma non darò per scontato che abbia spinto questi ragazzi o qualcosa del genere, non credo a nulla di tutto questo. Lo so bene, piò gridare forte, ma non attaccherebbe mai una persona“.

Perché Mathieu Van der Poel si è ritirato ai Mondiali? Il mistero dei bambini, l’arresto e il tribunale…

Le informazioni stanno piano piano fuoriuscendo, con uno dei due ragazzi che avrebbe accusato Van Der Poel di averlo spinto, cadendo contro il muro e procurandosi un’abrasione ad un gomito, con l’olandese che è stato prelevato dalla polizia prima di mezzanotte per poi venire rilasciato attorno alle 4 del mattino.

Foto: LaPresse

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