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Giro dell’Emilia Donne 2022: Longo Borghini a caccia del terzo sigillo sul San Luca, Marta Cavalli torna in sella!

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Domani, sabato 1 ottobre, si correrà la nona edizione del Giro dell’Emilia Donne Elite. Nonostante la giovane età della corsa, un’organizzazione di ottimo livello e l’iconico arrivo sul San Luca hanno già contribuito a rendere questo uno degli eventi più attesi del finale di stagione.

La partenza è prevista da Carpi, così come quella della corsa maschile che partirà 40 minuti prima, ed il percorso tirerà dritto fino al capoluogo Bologna. Nessuna difficoltà altimetrica per i primi 87 km, fino all’infernale rampa finale verso il Santuario della Madonna di San Luca. Solito suggestivo passaggio sotto l’Arco del Meloncello e poi 2 km al 10% medio, con pendenze durissime nel primo kilometro e mezzo.

La notizia più bella per il pubblico italiano e non solo è il ritorno di Marta Cavalli alle corse. La scalatrice azzurra era ferma dal 25 luglio, quando, in maniera del tutto incolpevole, fu coinvolta in un terribile incidente al Tour de France. Inizialmente sembrava poter tornare per i Mondiali, ma poi ha preferito ritardare il rientro fino a questo momento. Difficilmente la sua condizione potrà essere quella dei giorni migliori ma, tra lei e Cecilie Ludwig, la FDJ potrebbe avere due carte interessanti.

Giro dell’Emilia 2022: startlist ed elenco partecipanti. Presenti Tadej Pogacar e Julian Alaphilippe

Andrà a caccia del terzo successo al Giro dell’Emilia Elisa Longo Borghini. Dopo aver provato l’attacco iridato a Wollongong, l’atleta della Trek-Segafredo vorrà provare a lasciare un altro segno in una stagione comunque di altissimo profilo. Non è ancora ufficiale la formazione del team americano, ma Longo Borghini dovrebbe sicuramente poter contare sull’aiuto dell’ormai ex-campionessa del mondo Elisa Balsamo.

Tra le grandi favorite ci sarà ovviamente la vincitrice della scorsa edizione: Mavi Garcia. La spagnola non sembra nel miglior momento di forma della sua stagione ma non c’è tracciato che possa adattarsi meglio alle sua caratteristiche. Lo stesso si può dire anche per l’australiana Amanda Spratt e per la cubana Arlenis Sierra, due volte seconda in passato. Sempre pericolosa su queste strade anche la lituana Rasa Leleivyte, vincitrice nel 2018 ed altre due volte sul podio in cima al San Luca.

Foto: Federciclismo

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