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Ciclismo su pista, Mondiali 2022: le speranze di medaglia dell’Italia. Tante le carte azzurre, da Ganna a Viviani passando per Barbieri

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Mercoledì 12 ottobre prenderanno il via i Mondiali di Ciclismo su Pista 2022. Dopo l’edizione di Roubaix dello scorso anno, la rassegna iridata rimane in Francia e sarà ospitata dal Vélodrome National de Saint-Quentin-en-Yvelines, pista che ha già ospitato i Mondiali 2015 ma che soprattutto sarà la sede della disciplina alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Così come ci ha abituati negli ultimi anni, la spedizione azzurra, guidata dal CT Marco Villa, si presenterà come una delle squadra più forti e complete dell’intera manifestazione. Dopo aver figurato molto bene all’ultima rassegna continentale, così come nelle competizioni juniores ed U23, gli italiani vanno dunque a caccia delle prestigiose maglie iridate.

Partiamo nella nostra analisi delle possibili medaglie azzurre da chi quella maglia l’ha già indossata nell’ultima stagione: Elia Viviani si presenta in Francia ancora come l’uomo da battere nella Corsa ad Eliminazione. Il veronese ha dimostrato negli anni che in questa specialità ha pochi rivali anche a livello internazionale e proverà a ripetere quanto fatto a Roubaix lo scorso anno. Si giocherà le sue carte anche nell’Omnium di cui è stato Campione Olimpico nel 2016, ma non è escluso che possa partecipare Simone Consonni. La competizione in questa gara appare però molto più agguerrita, a partire dal campione in carica Ethan Hayter.

Anche Martina Fidanza proverà a difendere il suo iride a Saint-Quentin-en-Yvelines. Lo scorso anno la 23enne riuscì a mettere la ruota davanti a tutte nella prova dello Scratch ed ha le carte in regola per vincere ancora. Lo Scratch è però specialità dove l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e riconfermarsi non sarà facile. Anche per Letizia Paternoster sarà impresa ardua difendere il suo titolo nell’Eliminazione, specie alla luce di quanto accaduto solo pochi mesi fa con un terribile infortunio. L’azzurra parte comunque nel novero delle favorite.

L’ultimo titolo da difendere per la spedizione azzurra è quello vinto dal “quartetto d’oro” composto da Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni e Liam Bertazzo, dopo aver conquistato anche il meraviglioso oro olimpico a Tokyo (con Francesco Lamon al posto di Liam Bertazzo=). Il livello di competizione è altissimo, con tanti quartetti che possono puntare a risultati importanti, ma gli azzurri sono i grandi favoriti.

Dopo la beffa dello scorso anno, Ganna e Milan dovrebbero provare a riportare in Italia anche il titolo nell’Inseguimento Individuale (non ancora definita l’entry list). Il nome del campione in carica Ashton Lambie non figura nell’elenco dei convocati degli USA e l’avversario più pericoloso sarà dunque il tedesco Nicolas Heinrich. Da non dimenticare che in questa specialità potrebbe essere schierato uno tra Davide Plebani e Manlio Moro, rispettivamente argento e bronzo europeo.

La grande occasione potrebbe arrivare anche nell’Inseguimento a squadre femminile. Il quartetto azzurro è infatti in enorme crescita, come visto agli ultimi Europei. Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Silvia Zanardi sono state le uniche ad avvicinarsi alle campionesse tedesche. Stavolta ci saranno a disposizione anche Elisa Balsamo e Martina Alzini, mentre la Germania ha perso Lisa Brennauer.

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Quasi tutte le atlete menzionate in precedenza avranno possibilità di medaglia ed anche di vittoria. Rachele Barbieri è reduce da un Europeo da sogno, in cui è stata in grado di centrare l’oro sia nell’Omnium che nella Madison insieme a Silvia Zanardi. Imperativo dunque sognare ancora, anche se sarà da chiarire la distribuzione delle atlete nelle varie prove, con una Balsamo che scalpita e che vorrebbe migliorare il bronzo del 2021 nell’Omnium.

Vittoria Guazzini sfiderà ancora le tedesche nell’Inseguimento Individuale, prova che potrebbe diventare di suo dominio nel prossimo futuro ma che per ora la vede ancora in lotta serrata con Mieke Kroeger e Frnaziska Brausse. Per chiudere il capitolo “endurance” va menzionato che Silvia Zanardi viene da un argento europeo nella Gara a Punti e potrebbe provare ad insidiare due mostri sacri come Lotte Kopecky e Katie Archibald.

Meno florida la situazione nelle specialità legate alla velocità, dove le speranza, per quanto flebili di medaglia sono legate soprattutto a Miriam Vece. La 25enne nativa di Como ha nei 500 m la sua specialità, ma la concorrenza è altissima. Matteo Bianchi e il suo argento europeo nel Chilometro hanno riacceso una piccola luce anche nel settore maschile, ma forse manca ancora qualcosa per la medaglia mondiale.

Foto: Federciclismo

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