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‘Maurizio racconta’: la tattica uccide la fantasia nel calcio. Trofeo Coni con pochi ‘rinforzi’ esteri

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LA TATTICA ROVINA I RAGAZZINI NEL CALCIO. E IN ITALIA REGNA L’ESTEROFILIA

Qualche giorno fa Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili azzurre di calcio, ha rilasciato delle dichiarazioni a Coverciano spiegando che il vivaio del Bel Paese gode ancora di ottimi giovani, ma che purtroppo ci mancano quelli che fanno la differenza, attribuendo come causa principale che le squadre di club applicano troppa tattica nelle giovanili, togliendo così ai ragazzi italiani l’iniziativa individuale.
Dare dei dettami agli allenatori per non fare appiattire tecnicamente i nostri giovani o, come ha indicato Daniele De Rossi “non si vedono più i ragazzini per strada divertendosi a dare calci a un pallone”, sono cose molto gravi per il nostro sistema calcio. Poi non ci sorprendiamo se i vari Casadei, Lucca, Scamacca e tanti altri vanno a farsi le ossa in club esteri. Questo impoverimento tecnico ovviamente incide sulle performance dei nostri club in Europa, ma quello che non mi va proprio giù e che debba essere un allenatore straniero (Mourinho) che riporti un trofeo del vecchio continentale per club dopo 10 anni (guarda caso, anche in quell’occasione con Mou!) schierando, tra l’altro, Mancini, Zaniolo, Pellegrini e Cristante titolari. Sarà anche un problema di tattica, ma gli allenatori nostrani forse ci mettono pure del loro preferendo i cognomi stranieri…

TROFEO CONI CON POCHE DELEGAZIONI DI ITALIANI ALL’ESTERO

Il Trofeo CONI (ovvero gli ex-storici “Giochi della Gioventù”) è la più importante manifestazione multidisciplinare sportiva italiana dedicata agli under 14, e forse costituisce per ogni federazione il bacino d’utenza principale da cui attingere le future stelle sportive azzurre.
Quest’anno la manifestazione (in Valdichiana Senese) è tornata a svolgersi dopo 3 anni a causa dello stop per la pandemia. Oltre 3100 gli atleti nella fascia di età di 10-14 anni che sono arrivati in Toscana per misurarsi in 41 discipline (35 Federazioni Sportive Nazionali e 6 Discipline Sportive Associate). Ebbene, oltre alle 21 delegazioni regionali presenti, hanno partecipato all’evento anche due comunità italiane all’estero (Canada e Svizzera). Ricordo benissimo che diversi anni fa le comunità italiane all’estero partecipanti erano ben più numerose, soprattutto in rappresentanza delle principali nazioni con più italiani iscritti all’AIRE (anagrafe italiani residenti all’estero) come Argentina, Brasile, USA, Venezuela, Uruguay e altre. Per noi che non siamo la Francia – che può contare sui territori e colonie d’oltremare – i benefici in termini agonistici potrebbero arrivare proprio da quella terza e quarta generazione di italiani che verrebbero di corsa per rappresentare i colori della nazione d’origine, e senza ulteriori spese di naturalizzazione perchè il passaporto tricolore sarebbe già in loro possesso (per lo ius sanguinis). Chissà che tra codeste comunità non ci sia il prossimo Paltrinieri o Jacobs…

L’INGIUSTO REGOLAMENTO AI MONDIALI DI TENNISTAVOLO

Un regolamento a dir poco assurdo, purtroppo, ha escluso la nazionale femminile di tennistavolo azzurra dal mondiale a squadre che si è appena disputato in Cina. Arrivate terze nel proprio girone, passavano agli ottavi di finale le quattro migliori terze di tutti i raggruppamenti, proprio il piazzamento raggiunto dal Bel Paese. Ma, incredibilmente, le squadre sono state scelte sulla base del ranking mondiale e non – ad esempio – sui punti racimolati nei gironi, sulla differenza set vinti/set persi, men che meno sui punti realizzati o subiti. Le terze ripescate sono dunque state la Corea (n. 4 del ranking), la Romania (n. 6), l’Ungheria (n. 16) e la Repubblica Ceca (n. 27). Le azzurre sono n. 32 del mondo e sono state dunque escluse. Con questo meccanismo sono state danneggiate le nazioni emergenti, visto che in questo modo è quasi impossibile per loro poter scalare le gerarchie. Ci sono certe discipline i cui regolamenti lasciano certo a desiderare…

LE PUNTATE PRECEDENTI DI “MAURIZIO RACCONTA”

Maurizio Contino

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