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Tennis, Filippo Volandri: “Soddisfatti della nostra stagione. Ora testa e cuore sulla Davis”
Siamo ormai giunti a metà del mese di ottobre e anche la stagione del tennis ha imboccato il suo ultimo chilometro del 2022. Non rimangono che otto tornei da disputare (con il Masters 1000 di Parigi-Bercy come fiore all’occhiello), quindi tutta l’attenzione sarà concentrata su ATP Finals e fase finale della Coppa Davis. Se, da un lato, l’Italia è già prontissima in vista dell’appuntamento di Malaga, sognando la ambitissima “Insalatiera”, più complicato il percorso di Matteo Berrettini e Jannik Sinner verso il gran galà di Torino.
Momento ideale del calendario, quindi, per il punto della situazione di Filippo Volandri, capitano non giocatore della Nazionale italiana di tennis. La sua analisi inizia da un bilancio complessivo del 2022: “Siamo contenti, felici e orgogliosi di come è andata anche questa stagione. Stiamo cercando di portare una presenza italiana alle Finals e non sarà facile, ma intanto ci ritroviamo ancora tra le prime otto di coppa Davis”. (Fonte: Corriere dello Sport). Una annata che, per i nostri alfieri, è stata spesso rovinata da infortuni assortiti: “Sì, ma Jannik ha confermato di avere una crescita costante e anche Matteo quando sta bene riesce a fare prestazioni da campione vero. E non dimentichiamoci dei progressi di Lorenzo Musetti”.
Nelle ultime settimane è arrivato il tanto atteso segnale anche da Lorenzo Sonego: “…e sapevamo che sarebbe arrivato. Lorenzo ha avuto una stagione complicata, ed è nomale quando si arriva tra i primi 20 del mondo vivere un momento di ambientamento. Di sicuro non è solo ed è segno che il programma della Federazione sta funzionando. Abbiamo tanti giovani che con i loro tempi stanno venendo su bene grazie agli esempi dei grandi e al lavoro capillare che c’è dietro di loro, ne siamo molto orgogliosi”.
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Passando alla Coppa Davis, cosa dobbiamo attenderci dagli azzurri? “Stiamo bene, dopo Bologna ci siamo parlati e abbiamo condiviso pareri e opinioni. Resta un percorso a lungo termine che è appena iniziato. Il doppio? Ci dobbiamo affidare ai nostri due campioni. (Fabio Fognini e Simone Bolelli ndr). Sono molto forti e questo aiuta i singolaristi ad andare in campo perché si sentono più tranquilli. Poi, ovvio, il tempo passa per tutti e avremo bisogno di alternative ma al momento il nostro team è questo”.
Foto: LaPresse