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Sci alpino, Federica Brignone: “Non mi manca l’oro. Lara Colturi ha scelto una scorciatoia”

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MILANO – Manca davvero pochissimo all’inizio della Coppa del Mondo 2022-2023 di sci alpino. In campo femminile tra le grandi protagoniste c’è sicuramente Federica Brignone, reduce da una stagione passata ricca di successi come la conquista della Coppa di superG e delle due medaglie alle Olimpiadi di Pechino. OA Sport ha intervistato la valdostana durante il FISI Media Day, soffermandosi non solo sulla stagione che dovrà cominciare, ma anche sugli obiettivi futuri della campionessa azzurra e su alcuni temi che hanno riguardato lo sci azzurro quest’estate, come il passaggio alla nazionalità albanese di Lara Colturi.

Hai una carriera decennale, hai vinto tanto, ha vinto una Coppa del Mondo generale. Con quali motivazioni riparti dopo tanto tempo?
“Io sono sempre una che ama la competizione. Mi piace mettermi alla prova, confrontarmi, mi piace poter dire che potrò ancora vincere. Questo è il fuoco che ho dentro e l’obiettivo è di essere ancora vincente questo inverno e di essere sempre lì a giocarmela”. 

Il focus è su quella medaglia d’oro che finora è mancata in un grande evento? Ti stuzzica provarci ancora al Mondiale del prossimo anno?
“Per me una medaglia alle Olimpiadi ha sempre un valore enorme, che sia oro, argento o di bronzo. Per un atleta è sempre tanta roba. Per me salire sul podio dei Mondiali è ancora un obiettivo, ma non è solo quello che voglio. Io non sento che nella mia carriera manchi un oro, penso di aver raggiunto molto di più di quello che mi ero prefissata”.

Milano-Cortina sembra lontana, ma in realtà è dietro l’angolo. Si può dire che nel mondo dello sport è cambiato molto nella prevenzione degli infortuni, nella cura degli atleti e quindi arrivarci anche oltre i trent’anni è sicuramente diverso rispetto a quindici anni fa. Tu ti senti ancora all’apice della tua carriera dal punto di vista fisico?
“Io mi sento veramente bene fisicamente. Da tre anni a questa parte sono stati certamente i migliori fisicamente parlando. Secondo me c’è anche la componente mentale da considerare. Dopo tanti anni a questo livello, bisognerà capire se riuscirò a rimanere a questo livello anche mentalmente. Aver voglia di viaggiare tanto, di impegnarsi così tanto, a vivere con la valigia e continuare a dare il massimo. Vedremo comunque anno per anno”.

L’Italia sta dimostrando grandi ricambi nella velocità ed un po’ meno nelle discipline tecniche, soprattutto in gigante. Vuoi commentare la scelta di Lara Colturi di gareggiare per l’Albania? Poteva essere lei magari a poter prendere la vostra eredità.
“Io penso che lei abbia degli obiettivi e che ha lavorato fin da bambina in un certo modo e che il programma fosse fatto esclusivamente su di lei. Ha voluto continuare su questa linea e penso che a questo punto abbia fatto la scelta migliore. Quello che ha fatto è quello di poter continuare sulla sua via, sul suo modo, senza avere un’istituzione che entrasse a farne parte. E’ andata in Sud America, ha partecipato alla South America Cup, ottenendo dei punti per poter partecipare già a Soelden. Se sei italiana devi partecipare ad una serie di qualifiche e battere gente forte. Ha scelto una scorciatoia. Dall’altra parte porterà una bandiera non sua, ma da atleta ha fatto un’ottima scelta”. 

VIDEO: L’INTERVISTA A FEDERICA BRIGNONE

FOTO: LaPresse

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