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F1, GP Usa 2022. Ferrari vuole spezzare il monologo Red Bull, ma interrompere i logorroici è impresa ardua!

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La Formula Uno è pronta ad affrontare un finale di stagione in cui terranno banco le side quest, poiché il nome del Campione del Mondo 2022 è già noto. Max Verstappen ha conquistato matematicamente il titolo iridato a Suzuka, chiudendo anche per l’algebra una partita di fatto già finita a Spa-Francorchamps. Al riguardo, l’aritmetica tiene ancora aperto il Mondiale Costruttori, ma Red Bull vanta 165 punti di vantaggio su Ferrari quando ne restano 191 sul piatto. In tal senso, il primo match point sarà proprio domenica 23 ottobre, in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti.

Teoricamente, si tratta di una mera formalità. Il Drink Team vincerà il titolo riservato alle squadre se dovesse uscire con almeno 147 lunghezze di margine sul Cavallino Rampante. In altre parole, a Austin la struttura di base a Milton Keynes può permettersi di perdere 18 punti da quella di Maranello e avere, comunque, la certezza matematica dell’Iride. Insomma, sotto questo aspetto di pathos ce n’è poco. I temi più interessanti possono essere altri.

Se guardiamo al campionato, c’è effettivamente lotta per la piazza d’onore nel Mondiale piloti. Sergio Perez e Charles Leclerc sono separati da 1 solo punto in favore del messicano. Per quanto si è visto nell’arco del 2022, il monegasco meriterebbe di chiudere la stagione alle spalle di Super Max, ma il ruolo di “vice” va guadagnato sul campo e la RB18, ormai, è superiore alla F1-75 in quasi ogni contesto. Un altro tema d’interesse è rappresentato dal piazzamento finale di Lewis Hamilton. Il trentasettenne britannico è attualmente sesto in classifica generale e rischia di chiudere fuori dalla top-five per la prima volta in carriera. Il ritardo da George Russell (-27) e Carlos Sainz (-22) non è banalissimo da recuperare, ma in quattro GP ci può provare.

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È motivo di attenzione anche la rincorsa di Max Verstappen al record di vittorie stagionali. L’olandese ne ha già raccolte 12 e, imponendosi altre due volte, andrebbe a superare il primato di 13 stabilito da Michael Schumacher nel 2004 e Sebastian Vettel nel 2013. Fermo restando che è doveroso ricordare come i due tedeschi avessero a disposizione rispettivamente 18 e 19 appuntamenti, mentre l’olandese può contare su un calendario di 22 eventi.

Infine, nel Mondiale costruttori, il tema forte è la prepotente rimonta di Aston Martin, che dopo un inizio di stagione pessimo è stata in grado di correggere gran parte dei difetti originari della AMR22, cominciando un deciso recupero. Team Silverstone ha ora nel mirino il sesto posto, un obiettivo che sarebbe stato considerato utopico solo qualche mese fa. Insomma, qualche motivo di interesse sulle prossime gare c’è, basta solo saperlo trovare e apprezzare.

MONDIALE PILOTI (18 GP SU 22)
366 – VERSTAPPEN Max (Red Bull)
253 – PEREZ Sergio (Red Bull)
252 – LECLERC Charles (Ferrari)
207 – RUSSELL George (Mercedes)
202 – SAINZ Carlos Jr. (Ferrari)
180 – HAMILTON Lewis (Mercedes)
101 – NORRIS Lando (McLaren)
78 – OCON Esteban (Alpine)
65 – ALONSO Fernando (Alpine)
46 – BOTTAS Valtteri (Alfa Romeo)

MONDIALE COSTRUTTORI (18 GP SU 22)
619 – RED BULL
454 – FERRARI
387 – MERCEDES
143 – ALPINE-Renault
130 – MCLAREN-Mercedes
52 – ALFA ROMEO-Ferrari
45 – ASTON MARTIN-Mercedes
34 – HAAS-Ferrari
34 – ALPHA TAURI – RedBull
8 – WILLIAMS-Mercedes

Foto: La Presse

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