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F1, promossi e bocciati GP USA 2022: Max Verstappen insaziabile, Hamilton e Leclerc in evidenza. Stroll dietro la lavagna

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E’ tempo di bilanci e di valutazioni per quanto riguarda il GP degli Stati Uniti, 19° round del Mondiale 2022 di F1. Sulla pista di Austin lo spettacolo non è mancato e il pubblico americano è rimasto soddisfatto per quanto è accaduto in pista. Il circuito in Texas, infatti, è stato teatro di una gara dalle palpitante emozioni. Andiamo quindi a stabilire chi siano stati i promossi e i bocciati.

PROMOSSI

MAX VERSTAPPEN (RED BULL) – Gli aggettivi sono finiti. L’olandese della Red Bull ha fatto tredici ed eguagliato il primato di Michael Schumacher e di Sebastian Vettel, relativo alle vittorie dei singoli GP in un’annata. Un successo di qualità e di determinazione, mettendo in mostra la propria velocità con la RB18 e soprattutto la decisione nei sorpassi completati ai danni di Lewis Hamilton e di Charles Leclerc. Un Cannibale.

LEWIS HAMILTON (MERCEDES) – Il primo dei battuti, ma che gara da parte sua! La Mercedes non è il riferimento quest’anno e quindi, come si suol dire, ogni lasciata è persa. Ci ha provato il Re Nero e sul circuito texano di gare di alto livello ne ha fatte. Quella di ieri fa parte del gruppo dei bei ricordi, anche se Verstappen gli ha negato la soddisfazione della prima vittoria stagionale. Tuttavia, il sette volte iridato ha ancora fame di successo.

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CHARLES LECLERC (FERRARI) – Da 12° a 3°. Grande gara del monegasco con la Rossa che, beneficiando anche della Safety Car, è entrato nel giro della top-3. Peccato per il secondo pit-stop costato la posizione persa nei confronti di Sergio Perez, ma forse meglio per noi che abbiamo potuto gustarci un bel confronto e uno strepitoso sorpasso di Charles ai danni di Checo. Niente da fare invece con Verstappen perché l’efficienza Red Bull è ancora lontana per la scuderia di Maranello.

SEBASTIAN VETTEL (ASTON MARTIN) – Prestazione sontuosa per chi presto attaccherà il casco al chiudo. Ha chiuso al settimo posto Seb e, non fosse stato per un pit-stop decisamente letargico, avrebbe potuto ambire a posizioni più ambiziose. Tuttavia, la velocità sciorinata è stata quella dei tempi migliori e il sorpasso all’ultimo giro ai danni di Kevin Magnussen un bel messaggio da addio per tutti gli appassionati.

LANDO NORRIS (MCLAREN) – La MCL36 non è certo una macchina che spicca per efficienza e deportanza, ma il britannico è sempre lì a portare a casa dei punti. Il sesto posto è l’ennesimo piazzamento di un pilota decisamente sottovalutato che meriterebbe la chance per lottare con i migliori del lotto, avendo a disposizione una vettura di primo livello.

BOCCIATI

GEORGE RUSSELL (MERCEDES) – Erroraccio in partenza e a farne le spese è stato lo spagnolo Carlos Sainz, incolpevole in quel caso. Il quinto posto finale non può compensare l’imprudenza di George.

DANIEL RICCIARDO (MCLAREN) – Il suo compagno di squadra è andato a punti, mentre lui ha annaspato. Il sedicesimo posto è stato un risultato decisamente impietoso.

LANCE STROLL (ASTON MARTIN) – No, così no. Era una bella gara del canadese, ma poi nel corso del primo giro post Safety Car il movimento ai danni di Fernando Alonso è stato da “straccio di licenza”. Dietro la lavagna.

CARLOS SAINZ (FERRARI) – Incolpevole per il contatto con Russell, c’è stata una partenza dai blocchi decisamente problematica. Una gara finita decisamente troppo presto…

Foto: LaPresse

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