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Atletica
Atletica, Mondiali Indoor – Tanti botti da urlo e molte sorprese
Sono andati in archivio i Mondiali Indoor di atletica leggera. Sopot non lascerà il segno negli annali della disciplina, anche se alcune buone cose si sono comunque viste.
Non è arrivato l’attesissimo Record del Mondo di Ivan Ukhov. Il russo era sbarcato in Polonia per abbattere il leggendario primato di Javier Sotomayor, ma il 2.43 si è rilevato ancora un limite invalicabile per il Campione Olimpico. Anzi, non è nemmeno riuscito a firmare il 2.40 che gli sarebbe servito quantomeno per conquistare il titolo. Il cubano rimane ancora in cima alle classifiche all-time e ormai può tirare un sospiro di sollievo per altri dieci mesi…
Un Record del Mondo è si arrivato, ma lascia il tempo che trova vista la poca frequenza con cui si disputa la specialità: la 4x400m maschile degli Stati Uniti ha stampato un eccellente 3:02.13.
Ashton Eaton, invece, ha davvero rischiato di superarsi e di correggere il già suo Record del Mondo dell’eptathlon. Il super Campione delle prove multiple ha ribadito il suo talento firmando 6632 punti, arrivando a soli 13 lunghezze dal primato che aveva registrato ai Mondiali di Istanbul 2012.
Show personale di Shelly-Ann Fraser-Pryce. La Regina della velocità, Campionessa Mondiale dei 100m e 200m, Campionessa Olimpica dei 100m, ha vinto anche il suo primo titolo al coperto con un ottimo 6.98 sui 60 metri, prima donna a scendere sotto i sette secondi in questo 2014.
Un esagerato 60m ostacoli maschile: serviva un super 7.58 per entrare in finale, addirittura 7.47 per andare a podio. Ha vinto lo statunitense Omo Osaghae con 7.45, eguagliando la miglior prestazione mondiale stagionale.
Sono serviti i sempre fatidici 2 metri per salire sul podio del salto in alto femminile. La russa Maria Kuchina, eterna rivale della nostra Alessia Trost, e la polacca Kamila Licwinko hanno condiviso l’oro (peccato non si sia spareggiato), ma anche l’eterna Ruth Beitia ha dovuto superare il muro per mettersi al collo il bronzo.
Solita bomba di Valerie Adams, dominatrice incontrastata del getto del peso e una delle grandi icone di tutta l’atletica leggera: la neozelandese ha vinto con un ottimo 20.67, miglior prestazione mondiale stagionale.
Migliori prestazioni mondiali stagionali anche per il russo Lyukman Adams (balzo da 17.37), per la statunitense Chanelle Price sugli 800 metri (2:00.09), per l’olandese Nadine Broersen nel pentathlon (4830 punti) e per gli USA nella 4×400 femminile (3:24.83).
Questa è stata anche una rassegna iridata ricca di sorprese e di pronostici sovvertiti. Sicuramente il salto in alto maschile: non tanto per la vittoria di Mutaz Essa Barshim, favoloso e tra i big della disciplina, ma per il mancato successo di Ukhov.
Inattesi anche il trionfo di Richard Kitty sui 60 metri (Carter giù dal podio), quello di Filippidis nell’asta (Mohr solo argento), quello di Ndiku sui 3000m (Lagat secondo, indietro gli altri africani), quello di Adams nel triplo (sconfitti i cubani), quello della Ali sui 60m ostacoli (battute Porter e Pearson), quello della Lesueur nel lungo, quello della Koneva sulla Salukha nel triplo, quello della Broersen nel pentathlon (sconfitta la moglie di Eaton e la Fedorova).
L’inverno sta ora battendo gli ultimi colpi e la stagione indoor è praticamente conclusa. La primavera si avvicina ed è tempo di tornare all’aperto e di rivedere tutti i big al meglio, perché a Sopot e nella stagione al coperto ne sono mancati davvero tanti…
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(foto IAAF)
NunzioV
10 Marzo 2014 at 14:38
L’oro assegnato ex-equo nell’alto femminile mi sa tanto di “tarallucci e vino”, mah….!