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Sci alpino, Italia ancora Paris-dipendente nella velocità. Da Molteni a Schieder: i “giovani” su cui puntare

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Dopo l’apertura di Soelden, la Coppa del Mondo di sci alpino torna nuovamente in letargo per qualche settimana. Una pausa che non era in programma, visto che si sarebbe dovuto correre nella nuova cornice di Zermatt-Cervinia, con gli uomini-jet protagonisti in due discese su un pendio completamente nuovo per il Circo Bianco. Purtroppo le condizioni del meteo sono state sfavorevoli, con piste con pochissima neve e con l’impossibilità di organizzare prima le prove e poi anche le gare nel fine settimana.

Tutto rinviato, dunque, in America per le prime discese e supergiganti. Specialità nelle quali l’Italia ha mostrato di avere grandi difficoltà nel ricambio generazionale, risultando negli ultimi anni davvero Dominik Paris-dipendente. Il nativo di Merano è assolutamente il punto di riferimento di tutto il settore velocità al maschile ed al momento l’unico atleta che può veramente competere con regolarità per podi e vittorie, con il grande obiettivo della coppa di discesa sempre nel mirino.

Alle spalle di Paris al momento si può veramente dire che c’è il vuoto. Alle ultime Olimpiadi di Pechino ad essere convocati sono stati Christof Innerhofer e Matteo Marsaglia, la cui carta d’identità non recita a loro favore. Due veterani che hanno comunque dimostrato nelle ultime stagioni di avere qualche acuto, come anche Mattia Casse in certe occasioni, ma dai giovani non è arrivato veramente nulla.

Giovanni Franzoni è sicuramente il prospetto più interessante, soprattutto in superG, dove ha fatto benissimo anche in Coppa Europa nelle ultime stagioni. Da valutare il suo rendimento in discesa libera, ma c’è sicuramente materiale e talento sul quale poter lavorare e costruire molto bene per il futuro.

La sfortuna ha perseguitato Florian Schieder proprio nel momento più importante della sua carriera. Il nativo di Castelrotto ha perso tutta la scorsa stagione per un nuovo intervento al ginocchio, dopo che l’azzurro si era procurato la lesione del crociato del ginocchio sinistro ai Mondiali di Cortina. Una vera e propria disgrazia sportiva per Schieder, che si era messo in luce a Kitzbuehel con la sua prima top-15 dopo che aveva fatto segnare anche degli intermedi da prima posizione. Da capire ora quanto quest’anno di assenza ha fatto male alla sua carriera e quanto tempo ci vorrà per rivederlo a quei livelli.

Nella stagione appena passata era arrivato anche il miglior risultato in carriera di Nicolò Molteni, classe 1998. Il rappresentante dell’Esercito ha chiuso al quattordicesimo posto nella discesa di Kvitfjell, ma già in quella successiva non era riuscito a confermarsi, finendo fuori dai trenta. Sono solo cinque le gare disputate in Coppa del Mondo e solo quella volta Molteni è andato a punti e dunque l’obiettivo è prima di tutto trovare continuità e provare ad abbassare un pettorale che sarà sempre molto alto ad inizio stagione.

Una situazione sicuramente poco felice per l’Italia, che si aggrappa ancora al suo campione e spera di poter trovare qualcuno che sia pronto ad affiancare Paris in queste prossime stagioni e poi a prendere il suo ruolo di leader.

Foto: Lapresse

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