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F1, i promossi e bocciati del GP del Messico: Max Verstappen da lode e record, Ferrari precipita ad alta quota

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E’ tempo di valutazioni e giudizi dopo il GP del Messico, terzultimo round del Mondiale 2022 di F1. Sulla pista di Città del Messico i responsi sono arrivati ed è quindi opportuno tracciare una chiara linea di demarcazione tra chi sale e chi scende al termine della gara centroamericana.

PROMOSSI

MAX VERSTAPPEN (RED BULL) – Insaziabile. L’olandese della Red Bull continua a dominare la scena e il 14° successo in stagione è un dato pazzesco. Max è riuscito a migliorare qualcosa che sembrava inavvicinabile, ovvero il primato di vittorie stagionali siglato dai tedeschi Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Un risultato colto grazie a una prestazione autorevole e senza incertezze. Un Cannibale.

LEWIS HAMILTON (MERCEDES) – Dopo Austin anche a Città del Messico ci si deve accontentare della piazza d’onore. Ci ha provato l’asso nativo di Stevenage, ma anche ieri il ritmo di Verstappen era inavvicinabile. La Mercedes ha cercato di diversificare la strategia, ma Lewis si è dovuto guardare più da chi lo inseguiva da vicino che prestare attenzione al leader. Lottatore.

VIDEO F1, GP Messico 2022: highlights e sintesi gara. Max Verstappen da record, 2° Hamilton e Ferrari a un minuto!

DANIEL RICCIARDO (MCLAREN) – Un settimo posto di qualità per l’australiano al termine di una gara di coraggio e di intelligenza. Il piano d’attacco è stato eccellente al pari dell’esecuzione. In Messico si è rivisto il vecchio Ricciardo, per lungo tempo disperso nell’esperienza a Woking.

SERGIO PEREZ (RED BULL) – Avrebbe preferito regalare al suo pubblico un successo, ma Checo si è dovuto accontentare della terza piazza, che è pur sempre un risultato onorevole. Significativo poi il gesto di zittire i fischi nei confronti di Hamilton.

FERNANDO ALONSO (ALPINE) – Non è arrivato al traguardo per un problema al motore, ma la corsa che stava disputando Fernando era di grande rilievo. Il settimo posto era il suo obiettivo e l’Alpine lo stata assecondando, ma poi la power unit si è ammutolita e tutto è andato in fumo. Il gesto di stizza, poco dopo essere venuto fuori dall’abitacolo, descrive le grandi motivazioni di Alonso.

BOCCIATI

FERRARI – Un weekend da cestinare. Troppo brutta per essere vera la Rossa. E’ sembrato essere tornati a Spa dove il distacco da Red Bull non era più da gara di F1, ma da Tour de France. L’altura avrà inciso sulla scelta di adottare una power unit meno spinta, ma nello stesso tempo in fatto di bilanciamento ecc. si è capito decisamente poco.

NICHOLAS LATIFI (WILLIAMS) – Meritarsi l’appellativo di “Chicane mobile” per le sue prestazioni sul giro secco e l’andamento in gara non sono un buon modo per concludere l’esperienza in F1 al termine del 2022.

Foto: LiveMedia/Florent Gooden / Dppi/DPPI

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