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MotoGP, l’Italia spezza la maledizione dei secondi posti: Francesco Bagnaia interrompe la serie
Una maledizione spezzata. Francesco Bagnaia, con il successo odierno in MotoGP, è stato autore di un qualcosa di storico che in sé molteplici significati: primo successo di un binomio italiano con Ducati dal 1972 con Giacomo Agostini e MV Agusta; 13 anni dopo Valentino Rossi un pilota italiano torna ad aggiudicarsi il titolo mondiale; 16 anni dopo Casey Stoner la Rossa vince il campionato piloti.
A questo elenco va aggiunto il fatto che l’Italia abbia interrotto la serie di secondi posti nella graduatoria generale della classe regina che era arrivata a otto, ovvero dal 2014 al 2021. Le prime tre piazze d’onore sono quelle conquistate Valentino Rossi: nel 2014 il ‘Dottore’ chiuse a -67 punti dallo spagnolo Marc Marquez, senza mai avere concrete possibilità per puntare all’iride; nel 2015 la storia fu completamente diversa e l’epilogo amarissimo per Rossi, ricordando le polemiche in Malesia per il contatto con Marquez e la gestione della gara di Valencia tra Jorge Lorenzo (vincitore del titolo con cinque punti di margine su Valentino) e lo stesso Marc; nel 2016 sempre il ’46’ con 49 punti di distacco dall’asso nativo di Cervera.
A seguire fu Andrea Dovizioso su Ducati a doversi accontentare del ruolo di primo degli inseguitori dal 2017 al 2019: 37 lunghezze di margine per Marquez in un confronto però molto più serrato di quanto questo riscontro dica nel primo anno citato, nelle restanti due stagioni (-76 e -151 i differenziali) la partita non c’era mai stata. Ha poi ‘provveduto’ Franco Morbidelli a portare avanti la ‘tradizione’ nel 2020: -13 dall’iberico Joan Mir (Suzuki) in un’annata molto particolare tra il Covid e l’infortunio di Marc. Da rimarcare però la prestazione del ‘Morbido’ ottenuta con una Yamaha non aggiornata come le ufficiali.
A completare questo quadro era stato l’anno scorso proprio Bagnaia, svegliatosi troppo tardi con la Rossa e giunto secondo a -26 da Fabio Quartararo. Oggi è spettato al francese dare gli onori a Pecco e il +17 conclusivo è storia.
Foto: MotoGP.com Press