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Olympiadamus aveva previsto il Mondiale di Francesco Bagnaia: l’incredibile profezia del vate
Francesco Bagnaia e la Ducati sul tetto del mondo? Nessuna sorpresa: Olympiadamus aveva previsto tutto. Come sapete, l’unico ed indiscusso vate dello sport si palesa ogni anno solo nella mattinata del 31 dicembre. Una apparizione fugace, quanto misteriosa: interrogando gli astri trova risposte nel futuro. Ed i suoi vaticini sibillini, se ben interpretati, portano la luce nella melma dell’oblio.
Questa la sua profezia: “Scialbe ombre di ciò che eravamo. Ecco due comete rosse, fiammeggianti. L’alba della riscossa“. Il vaticinio, a posteriori, è di facile comprensione. L’Italia, da sempre potenza egemone del Motomondiale, da troppo tempo attendeva l’apoteosi nella classe regina. Le due comete rosse sono chiaramente Francesco Bagnaia e la Ducati, il cui connubio ha portato al cosiddetto ‘Mondiale al quadrato’, nel senso di tripudio totale con centauro e moto della stessa nazione. Si tratta dell’alba della riscossa, perché sono tanti i piloti italiani che si stanno affacciando ai massimi livelli, dunque Bagnaia non rappresenta di certo un granello di sabbia nel deserto, bensì il primo seme di una pianta in procinto di germogliare.
Come saprete, l’avverarsi delle profezie di Olympiadamus non è una novità. Nel 2021 aveva previsto la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio (“Dalla grande infamia ti rialzerai in un moto d’orgoglio. Un grido liberatorio spezzerà le catene“) e, addirittura, l’oro di Marcell Jacobs nei 100 metri alle Olimpiadi (“Un trionfo mai visto e inaspettato irradierà la notte. Attendete con cuore speranzoso l’apoteosi“).
Cosa ci attende dunque per il 2023? È troppo presto per dirlo e, ad ogni modo, non lo sapremo prima del 31 dicembre, il giorno dell’inesorabile vate dello sport.