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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Correre nel 2023 con il numero 1? Da valutare, mette pressione”
Non è solo questione di scaramanzia. La curiosità è ricorrente, ovvero l’uso della tabella con il numero 1 da parte di chi ha conquistato il titolo mondiale. In MotoGP questa incombenza potrebbe toccare a Francesco Bagnaia, trionfante nella classe regina in questa stagione.
Se si riavvolge il nastro, in tempi recenti, sono stati pochi i piloti a cambiare il loro numero identificativo in griglia, in favore di quello che rappresenta il tratto distintivo del campione. Sia lo spagnolo Joan Mir che il francese Fabio Quartararo, infatti, nel 2020 e nel 2021 hanno dato seguito al “36” e al “20”. Lo stesso dicasi, andando più indietro nel tempo, per Marc Marquez e Valentino Rossi, fedelissimi ai loro iconici “93” e “46”.
Alla prova dei fatti, gli ultimi due piloti ad aver deciso di gareggiare con il numero “1” nell’anno successivo alla propria vittoria furono Casey Stoner nel 2008 con la Ducati e nel 2012 con la Honda, dopo aver vinto i titoli con i due marchi nel 2007 e nel 2011, e Jorge Lorenzo con la Yamaha nel 2011 in conseguenza del titolo del 2010. Il maiorchino però lo fece solo in quella circostanza. Quando infatti vinse i campionati nel 2012 e nel 2015 rimase fedele al “99”.
Alla fine della fiera, dal punto di vista statistico, l’ultimo pilota a difendere con successo l’iride gareggiando con il simbolo del primato era stato Mick Doohan con il suo quinto titolo consecutivo vinto nel 1998 in 500cc. Poi lo stesso australiano, Alex Criville, Kenny Roberts Jr., Nicky Hayden e i già citati Stoner e Lorenzo non hanno mai confermato la vittoria nell’anno successivo.
E Bagnaia che cosa farà? “Sono felice di avere questi problemi, ma devo pensarci a lungo. Non tutti possono usare il numero 1, ma averlo addosso comporta una forte pressione. Tuttavia sono sempre stato molto affascinato dal vedere i piloti gareggiare con il numero 1. Devo ancora decidere, ma non è facile. Spero di avere un’altra possibilità di vincere il titolo in futuro”, le sue parole.
Foto: MotoGP.com Press