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F1, la Ferrari è una barzelletta…che non fa ridere! Errore pacchiano che ha ricordato la Andrea Moda!

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La prima giornata del weekend di Interlagos è stata indubbiamente frizzante, non solo dal punto di vista meteorologico. D’altronde quando si corre in Brasile è raro che tutto fili liscio come l’olio. Fosse stato un venerdì canonico, la pioggia non avrebbe dato particolare fastidio. Invece, data la presenza della Sprint, le qualifiche sono risultate condizionate da Giove Pluvio!

Ovviamente, la Ferrari è riuscita a distinguersi e a far parlare di sé per aver mandato in pista Charles Leclerc con gomme intermedie quando l’asfalto era ancora asciutto all’inizio del Q3. Perché? Evidentemente, le volpi del muretto hanno pensato che, siccome il radar indicava l’arrivo della pioggia, montare pneumatici da bagnato per giocare d’anticipo fosse un azzardo che valesse la pena di correre.

Un po’ come entrare in un Casino, andare alla roulette e investire tutti i propri averi in una sola puntata, peraltro su numero secco. Oggettivamente, quante possibilità vi erano che tale mossa potesse avere successo? Sarebbe stato necessario che si mettesse a piovere proprio nell’outlap o, al massimo, durante il primo giro lanciato di ognuno. In altre parole, la finestra temporale affinché la scommessa risultasse vincente era ridottissima. Ennesimo capitolo di come tirarsi la zappa sui piedi da soli, inventandosi modi sempre più creativi per farsi del male. Non ci si crede, ma è tutto vero.

F1, Mattia Binotto: “Non è soltanto la Ferrari a commettere errori”

Ha ragione quando Mattia Binotto afferma che Ferrari non è l’unica a sbagliare. Però nessuno è immune da errori, il problema è la frequenza degli stessi. Com’è che quelli del Cavallino Rampante sono più numerosi rispetto a quelli commessi da Red Bull e Mercedes? Com’è che sono i più evidenti e marchiani? Un conto è commettere un refuso, un altro è partorire una frase completamente sgrammaticata. Però, soprattutto, com’è che si arriva a sconfinare nell’assurdo? Essere perfetti è impossibile, però andarsele a cercare con il lanternino è privo di senso logico.

Montare gomme da bagnato con pista asciutta è qualcosa che si è visto forse una sola volta nella storia. Nel 1992, quando a Silverstone l’Andrea Moda spedì in pista Roberto Moreno e Perry McCarthy con le rain durante le prequalifiche di una calda e soleggiata mattinata britannica. All’epoca però quelle erano le uniche gomme a disposizione del team. La struttura creata da Andrea Sassetti era la parodia di una squadra di F1, essendo totalmente improvvisata e squattrinata. Difatti è entrata nella storia come una barzelletta.

Però, almeno, quella barzelletta è riuscita ed è stata raccontata bene, tanto che ancora oggi si ricordano con simpatia le tragicomiche vicende dell’Andrea Moda. Invece, la Ferrari oggi è una barzelletta di pessimo gusto. Non fa neppure ridere, ma genera solo gelo e imbarazzo in chi si trova costretto ad ascoltarla…

Foto: La Presse

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