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Nuoto, Campionati Italiani Invernali 2022: Quadarella e Razzetti convincono, Silvia Scalia super nei 100 dorso

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Pomeriggio di gare o, per meglio dire, di serie nella piscina dello Stadio del Nuoto di Riccione, sede dei Campionati Italiani Invernali 2022. Nella vasca corta romagnola è calato il sipario sulla rassegna nazionale, funzionale alla definizione della squadra ai nastri di partenza dei Mondiali di Melbourne (vasca corta), in programma dal 13 al 18 dicembre.

Costanza Cocconcelli ha realizzato la sua doppietta: dopo i 200 misti, è arrivato il sigillo nei 100 misti in 59.24 a precedere Anita Bottazzo (1:00.34) e Sonia Laquintana (1:00.50). Cocconcelli, già qualificata nella rassegna iridata grazie alla prestazione di ieri nei 200 misti citati, si è confermata su buoni standard, anche se un minimo calo di tensione c’è stato. I 200 farfalla donne hanno sorriso ad Ilaria Cusinato con il tempo di 2:06.09 davanti ad Alessia Polieri (2:07.20) ed a Federica Greco (2:08.85). 200 delfino che però non sono valsi il pass ufficiale visto il tempo-limite di 2:05.79.

Lorenzo Mora ha fatto l’en plein del dorso, conquistando il titolo dei 200 metri. Il classe ’98 del Bel Paese, già qualificato ai Mondiali grazie allo straordinario record italiano di 1:48.72 (secondo tempo mondiale del 2022) stabilito a Genova nel Trofeo Nico Sapio, ha un po’ risentito degli sforzi dell’ultima settimana, nuotando comunque un più che discreto 1:50.23, tempo che comunque gli sarebbe bastato per essere in Australia (tempo-limite: 1:50.79). In seconda e terza posizione hanno concluso Matteo Restivo (1:54.11) e Michele Lamberti (1:54.24).

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I 200 rana sono stati territorio di conquista per Martina Carraro che in 2:21.11 è riuscita a precedere sul filo di lana la primatista italiana, Francesca Fangio (2:21.32), mentre ha concluso in terza posizione Lisa Angiolini (2:21.97). Sarebbe però servito un tempo di altro spessore per essere ai Mondiali, ovvero 2:19.20. Nei 50 stile libero uomini Leonardo Deplano ha regolato di due centesimi Alessandro Miressi: 21:38 per il classe ’99. A completare il podio Manuel Frigo in 21.85. Buone indicazioni in chiave staffetta 4×50 sl per Melbourne con tanti atleti sui 21″, come Paolo Conte Bonin (21.87), Ivano Vendrame (21.87) e Alessandro Bori (21.97).

La gara del riscatto. Era molto delusa Silvia Scalia ieri, al termine dei 50 dorso, per il mancato pass mondiale. Nei 100 metri odierni l’azzurra aveva voglia di rifarsi e il 56.78 non le ha regalato solo il successo della serie 1 tricolore, ma anche il biglietto per Melbourne visto il crono di 56.99 richiesto. Per lei si è trattato anche del nuovo personale, cancellando il 57.15 siglato a Kazan (Russia) l’anno scorso. A completare il podio troviamo Margherita Panziera (57.90) e Martina Cenci (58.25).

Una gara molto emozionante negli 800 stile libero uomini, priva di Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Lorenzo Galossi. La vittoria è andata a Davide Marchello in 7:41.49, capace di migliorare decisamente se stesso e di rispondere a Filippo Bertoni, classe 2006, che sembrava lanciato verso il titolo (7:41.56) per il recupero nell’ultima parte di gara. Grande gara comunque per il giovanissimo atleta italiano, considerando il personale di 7:52.05. Sul terzo gradino del podio è salito Luca De Tullio (7:42.73). Tempo-limite distante dalle possibilità degli atleti (7:35.09).

Nei 1500 stile libero Simona Quadarella ha fatto valere la propria legge in 15:41.79 e centrato l’obiettivo davanti a Isabella Sinisi (16:06.34) e ad Alisia Tettamanzi (16:17.75). Per la romana buon test in vista dell’Australia, essendo lei già qualificata per la rassegna iridata. Sigillo di Alberto Razzetti che in 1:54.06 si è portato a casa i 200 misti davanti a Lorenzo Glessi (1:54.70) e a Massimiliano Matteazzi (1:56.81). In pieno carico il ligure ha fatto vedere ottime indicazioni prima della rassegna iridata.

La chiusura dei 100 stile libero donne ha visto il successo di Chiara Tarantino in 53.35, autrice del personale, davanti a Costanza Cocconcelli (53.55) e a Giulia D’Innocenzo (54.22). Una serie 1 priva di Silvia Di Pietro, costretta a rinunciare perché febbricitante. Qualificazione per i Mondiali non arrivata in questa specialità, visto il 52.59 richiesto.

Foto: LaPresse

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