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Hockey pista, Mondiali 2022: Argentina-Italia 4-1, sfuma in semifinale il sogno degli azzurri

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L’Italia maschile di Alessandro Bertolucci si ferma – ai Mondiali 2022 di hockey pista – al cospetto di un’Argentina straordinaria, trascinata dal pubblico di casa di San Juan dell’arena Aldo Cantoni. Ecco come sono andate le cose nella semifinale iridata: un match da “tutto o niente” che spedisce i sudamericani alla finalissima contro il Portogallo e manda gli azzurri alla finale 3°-4° posto contro la Francia (entrambe le partite si giocheranno domenica 13 novembre).

LA CRONACA DI ARGENTINA-ITALIA

In un’arena Aldo Cantoni colma all’inverosimile e “rovente” come un catino infuocato, i padroni di casa dell’Argentina e l’Italia di Alessandro Bertolucci si sfidano sin dalle prime battute in maniera feroce. 

La partita è ricca di intensità e qualità, ma anche di tanta tanta tensione. Le occasioni si susseguono nel rullo del primo tempo, tanto che Acevedo e Gnata – a difesa delle proprie gabbie – risultano essere i migliori a più riprese. L’Italia colpisce un palo con Ambrosio e va vicina al gol del vantaggio anche in altre circostanze, mentre l’Albiceleste, che dopo dieci minuti perde Pascual per un’infortunio, assalta in tre-quattro fulminanti tentativi la porta azzurra che fino a un certo punto resiste.

A meno di quattro minuti dal break poi, ecco arrivare il gol che sblocca la contesa. La griffe è quella di Romero che trova il modo, con un tiro di grandissima potenza, di superare un Gnata sin li perfetto, per l’1-0. Ambrosio e soci provano a reagire, l’Argentina, trascinata dal suo pubblico, tiene. Pochi secondi alla fine, sudamericani in attacco: Alvarez con un prodigio si libera di Ipinazar allungando in area di rigore. Il difensore tricolore lo stende. Si materializza il penalty: Romero contro Gnata. Bordata dell’argentino: il portiere non riesce a trattenere il punto del 2-0 per i padroni di casa, che vanno alla pausa con un doppio vantaggio.

L’alto ritmo del primo tempo condiziona la condotta dell’Italia nella ripresa. In apertura di frazione Ordonez trafigge una difesa che è già in debito di ossigeno. Arriva il 3-0 per l’Argentina che, sulle ali dell’entusiasmo, esonda. Gnata salva a più riprese i suoi dal poker. Gli azzurri si trovano all’angolo, ma provano a non andare al tappeto. Il tempo inizia a scorrere velocissimo nel “flipper” che è l’Aldo Cantoni, mentre Acevedo, sulle residue speranze di riaprire il match da parte dei ragazzi di Bertolucci, fa vedere di essere concentratissimo. 

A meno di tre minuti però il sussulto azzurro si concretizza: dal retro porta spunta una pallina nel cuore dell’area argentina, Cocco è lì. Il giocatore veneto colpisce infilando Acevedo. E’ la rete del 3-1: una segnatura meritata nell’economia della partita, che in ogni caso non modifica le cose; anche perchè nell’ultimo minuto di gioco Nicolia va in gol ristabilendo la distanza finale di tre gol fra le due squadre.

Foto: Marzia Cattini

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