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Skeleton, Coppa del Mondo 2022-2023: senza Dukurs, Germania nuova padrona del settore maschile?

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La Coppa del Mondo di skeleton 2022-23 prenderà il via questo weekend da Whistler Mountain, in Canada. Seguiranno altre due tappe in Nord America, seppur negli Stati Uniti. Ci si trasferirà prima a Park City e poi a Lake Placid, approdando alfine in Europa con l’avvento del nuovo anno. Al principio del 2023 avremo un triplice appuntamento in Germania (Winterberg e double header ad Altenberg) a cui faranno seguito i Mondiali di St.Moritz, programmati dal 26 al 28 gennaio. Infine, il circuito vivrà il proprio epilogo tra Igls (Austria) e Sigulda (Lettonia).

In campo maschile sta per cominciare una nuova epoca, poiché il 2022-23 sarà la prima stagione “d.D.”, ovvero dopo Dukurs. Giunto all’età di 38 anni, il fuoriclasse lettone ha deciso di dire basta dopo aver conquistato, al termine dello scorso inverno, l’11ma Sfera di cristallo di una carriera straordinaria. Ha però dovuto rinunciare per l’ennesima volta all’oro olimpico. Incredibilmente, il più grande atleta di tutti i tempi non è mai riuscito a mettersi al collo la medaglia più ambita. Paradossi dello sport, soprattutto se consideriamo come, dal 2009 al 2022, il baltico abbia vinto 66 delle 118 gare di primo livello andate in scena, tenendo negli anni di maggior dominio una percentuale di successo superiore al 70%.

Si annuncia una stagione particolare, perché non vedremo neppure colui che è storicamente stato la nemesi di Martins Dukurs, ovvero Alexander Tretiakov. Al di là del fatto di aver raggiunto le 37 primavere, il suo problema principale si chiama passaporto. Anche l’IBSF, come quasi tutte le federazioni internazionali, ha difatti sospeso sine die la Russia. La conseguenza di tale atto è quella di privare la disciplina di almeno tre uomini di primissimo piano. Al già citato Tretiakov vanno aggiunti Nikita Tregubov e Vladislav Semenov.

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Senza Dukurs e senza russi, la sensazione è che la Germania si prepari a un’abbuffata. Il dominio tedesco nelle discipline del budello è comune in altri ambiti, ma non nello skeleton maschile, dove invece l’ultima Coppa del Mondo vinta da un teutonico risale addirittura al 1999-2000. Sono ormai passati 23 anni dal trionfo di Andy Böhme e, alla luce delle dinamiche sopra esposte, è evidente come Axel Junkg, Christopher Grotheer ed eventualmente Felix Keisinger possano ambire con fortissime credenziali alla conquista della XXXVII Sfera di cristallo.

Cionondimeno, c’è chi proverà a rovinare la festa germanica. Occhio, soprattutto, ai coreani. L’affermato Yun Sung-bin non ha bisogno di presentazioni, ma forse l’uomo da seguire con maggior interesse è il giovanissimo Jung Seung-gi, una delle rivelazioni del 2021-22. Attenzione al britannico Matt Weston, che da quest’estate è seguito proprio da Martins Dukurs. Probabilmente ancora troppo altalenante, ma già capace di qualche squillo di tromba non indifferente. A proposito di exploit, mai sottovalutare i cinesi, la cui competitività nel post Pechino 2022 dovrà essere verificata sul campo. Andrà poi seguita la crescita di un paio di junior provenienti dall’arco alpino, compreso l’italiano Amedeo Bagnis, che farà il paio in casa azzurra con il più navigato Matteo Gaspari. Di loro e delle ambizioni tricolori si è parlato più approfonditamente in separata sede.

Foto: La Presse

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