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Tennis, Jannik Sinner si promuove: “Più forte adesso di quando ero n.9 del mondo. Per battere Alcaraz…”

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Jannik Sinner si è reso protagonista di una stagione altalenante, caratterizzata da risultati di assoluto rilievo (i quarti di finale raggiunti in ben tre Slam, con tanto di match point non concretizzato agli US Open) e da diversi infortuni che gli hanno impedito di partecipare a diversi tornei.

Il tennista altoatesino si è soffermato proprio sui vari problemi fisici nel corso della conferenza stampa andata in scena a margine delle ATP Finals in corso di svolgimento al PalaAlpitour di Torino: “Quando ti fai male non è mai piacevole, non perché devi ritirarti ma perché proprio non riesci a stare in campo ed allenarti. Quella è la cosa che mi fa più male, perché a me piace giocare a tennis, quella è la mia passione e l’ho scelta per quello. Se devo sceglierne uno, forse opterei per quello capitato a Miami con le vesciche: sapevo che avrei potuto giocare molto bene. Ritirarmi dal match con Cerundolo mi ha fatto proprio male, sentivo che avrei potuto giocare bene. In quel torneo avevo alzato l’asticella con Kyrgios nel turno precedente e quasi non sono riuscito ad entrare in campo. D’altra parte, tuttavia, sono tornato più forte credo. Ogni infortunio che mi è capitato mi ha permesso di tornare più forte, speriamo sia così anche questa volta“.

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La sconfitta contro Carlos Alcaraz agli US Open pesa parecchio, forse c’erano tutte le condizioni per poter puntare al titolo poi vinto proprio dallo spagnolo: “È difficile parlarne a posteriori. La partita dopo sarebbe comunque stata molto complicata contro Tiafoe e la finale con Ruud anche, perché lui era già arrivato una volta in una finale Slam. Sicuramente il livello di tennis che abbiamo espresso io e Carlos era altissimo, quando vinci certe partite quel livello te lo porti dietro e probabilmente poi dopo potresti giocare comunque bene. In ogni caso, è difficile dirlo, anche se quella sconfitta mi ha fatto molto male. Per me può comunque essere un bene, magari mi torna utile per l’anno prossimo, per avere più confidenza e fiducia“.

Ad ogni modo Jannik Sinner si promuove al termine di questa stagione, conclusa da numero 14 al mondo: “Sicuramente sono migliorato fisicamente. Poi il servizio. La risposta deve diventare più un’arma. Anche mentalmente, sono forte ma posso salire tanto e quella parte mi permetterà di essere un giocatore ancora più completo. Quest’anno ho fatto meno tornei, ho perso meno partite, non so se ne ho vinte di più. Ho fatto un anno più costante e questa è la cosa più importante. L’obiettivo per l’anno prossimo è continuare a crescere e migliorarsi e poi vediamo dove sarò tra un anno“.

L’azzurro fa anche un confronto con lo scorso anno, quando era numero 9 del ranking ATP: “Secondo me sono più forte perché lo dicono anche i risultati nei tornei più grossi. Sono stato più costante. Come persona? Non sono cambiato niente. Sono uno che si diverte con poco, giochiamo a carte prima di ogni match col mio team. Giochiamo a un gioco simile a scala 40, ma è un gioco francese e si deve scendere con 51 punti. Non è difficile, ci vuole anche fortuna!”.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

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